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Agricoltura in pericolo, CIA Puglia a Emiliano: stop fotovoltaico selvaggio

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Il presidente della Regione: “Subito decreto per le aree idonee, difendiamo la terra pugliese”


Fermare l’invasione dei pannelli solari sui terreni coltivati e difendere la vocazione agricola della Puglia: è la richiesta avanzata da CIA (Agricoltori Italiani di Puglia);al presidente della Regione Michele Emiliano, a cui è stata formalmente consegnata una proposta normativa per regolamentare con maggiore rigore l’installazione di nuovi impianti fotovoltaici.

La proposta è stata presentata nel corso di un incontro tenutosi mercoledì 21 maggio a Bitonto, nella sede della Finoliva Global Service S.p.A., alla presenza di numerosi agricoltori. A illustrarla è stato Gennaro Sicolo, presidente regionale della CIA, che ha espresso preoccupazione per un fenomeno che rischia di stravolgere il paesaggio rurale pugliese e comprometterne la produttività.

“Se si continua a estirpare oliveti per far spazio al fotovoltaico, tanto vale sostituire l’olivo nel logo della Regione con una distesa di pannelli neri – ha dichiarato Sicolo -. Non possiamo permettere che la Puglia diventi terra di conquista per interessi lontani che ignorano la nostra storia agricola e le nostre eccellenze”.

Gennaro Sicolo

Il documento redatto dall’Ufficio Legislativo CIA, guidato da Massimo Fragassi, si fonda su tre principi chiave: la tutela del suolo agricolo produttivo come bene comune; il vincolo alla realizzazione di impianti solo su aree industriali, cave dismesse o edifici pubblici; il possibile utilizzo di terreni incolti da almeno cinque anni, con il coinvolgimento diretto delle amministrazioni comunali nei processi autorizzativi.

Durante l’incontro, Sicolo ha affrontato anche altri temi cruciali per l’agricoltura pugliese: la diffusione della Xylella, che ha raggiunto la provincia BAT, e il crollo delle quotazioni del grano duro, attribuito a manovre speculative che spingono i produttori a lavorare in perdita. Ha inoltre sottolineato le carenze del sistema irriguo e l’urgenza di una Politica Agricola Comune più equa e sostenibile.

Il presidente Emiliano ha accolto la proposta con interesse, assicurando un approfondimento delle soluzioni disponibili e ribadendo la necessità di un decreto regionale sulle aree idonee, da approvare in tempi rapidi per evitare ulteriori autorizzazioni selvagge. Il governatore ha infine promesso un confronto con governo nazionale e Commissione europea per salvaguardare l’agricoltura pugliese da investimenti che non rispettano l’identità territoriale e ambientale.

Un incontro che ha segnato un punto fermo nella richiesta di un nuovo equilibrio tra transizione energetica e tutela del paesaggio agricolo.

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