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Maurizio Landini

Ex Ilva, Landini: “Senza intervento dello Stato, rischio tracollo industriale”

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Il segretario della Cgil: “Siderurgico strategico, ora servono investimenti e decisioni coraggiose”


Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, chiede un intervento pubblico immediato per affrontare la crisi dell’ex Ilva di Taranto. Un’esigenza che, secondo il leader sindacale, si trascina da oltre un decennio senza risposte concrete.

“Questa storia va avanti dal 2012 e da allora diciamo che un’attività straordinaria come questa ha bisogno di un intervento pubblico”, ha dichiarato Landini. “Continuo a pensare che ci sia bisogno di un intervento diretto dello Stato”, ha ribadito, sottolineando il ruolo strategico dell’acciaieria per il sistema industriale nazionale.

Secondo il segretario della Cgil, è arrivato il momento di fare scelte che per troppo tempo sono state rinviate. “Bisogna investire per produrre acciaio senza inquinare e senza uccidere nessuno”, ha scandito, richiamando l’urgenza di una svolta sostenibile e responsabile.

Landini ha parlato di “rischio molto serio” per l’intero comparto e per l’equilibrio industriale del Paese, se non si interverrà con decisioni coraggiose. “Siamo al punto in cui potrebbe saltare davvero tutto, e l’Italia non può permetterselo”, ha affermato.

In vista dell’incontro previsto per il 21 maggio, richiesto da tempo dalle sigle dei metalmeccanici, il segretario generale ha evidenziato la necessità che il Governo si assuma finalmente le proprie responsabilità: “È venuto il momento di fare ciò che finora non è stato fatto”, ha concluso.

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