Elio Sannicandro, direttore generale dell’Asset ed ex commissario per l’emergenza idrogeologica della Puglia, è stato rinviato a giudizio insieme ad altri 10 imputati, tra cui alcuni imprenditori, con le accuse di corruzione e turbativa d’asta. Secondo l’accusa, Sannicandro avrebbe ricevuto tangenti per un totale di 60mila euro in cambio della concessione di appalti.
Il giudice per le indagini preliminari (gip) ha revocato a Sannicandro l’interdizione per un anno dai pubblici uffici, una misura che la Cassazione aveva già annullato in precedenza, ritenendo insufficienti i gravi indizi a suo carico. “Siamo certi pertanto che il processo acclarerà la definitiva estraneità dell’ingegnere Sannicandro da qualsiasi ipotesi di reato”, spiega Michele Laforgia, avvocato di Elio Sannicandro.
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