Ketos: ‘un Mare Piccolo... di inaspettate geometrie’

Cultura, musica e spettacolo
27.02.2022 16:08

(Di Fabio Dal Cin) Nei giorni scorsi, presso la sede del Centro Euro-Mediterraneo del Mare e dei Cetacei - Ketos, nel suggestivo Palazzo Amati del borgo antico, si è svolto un evento gratuito dedicato alla divulgazione scientifica dal titolo “un Mare Piccolo... di inaspettate geometrie”.

Realizzato nell'ambito del progetto "KETOS PER LA BLUE ECONOMY", e grazie al programma "CUSTODIAMO LA CULTURA IN PUGLIA 2021", l’iniziativa ben s’inquadra in un progetto più lungimirante di diffusione della cultura del mare sul territorio, rivalutando il ruolo del borgo antico vero cuore pulsante delle tradizioni della città dei due mari.

Grazie alla disponibilità del dottor Fernando Rubino del CNR-IRSA Talassografico di Taranto, è stato possibile compiere un viaggio virtuale attraverso il delicato mondo del Plancton, conoscere il suo ruolo fondamentale nel funzionamento degli ecosistemi acquatici con focus sul Mar Piccolo di Taranto. Una chiave di lettura insolita fatta di geometrie e forme stravaganti perfettamente funzionali.

L’uditorio è stato adeguatamente supportato da ausili multimediali e video che hanno aiutato anche “i non addetti ai lavori” a riconoscere le diverse specie, ma soprattutto ad apprezzare l’unicità del lavoro svolto dal ricercatore. La stabilità di un ecosistema è legata alla sua varietà biologica, ovvero alla sua biodiversità. La parola “biodiversità” riveste un significato molto ampio che include la varietà genetica, la ricchezza di specie e la complessità delle interazioni tra gli organismi. Più un ecosistema è ricco di biodiversità, più è stabile! Questo, il messaggio più importante lanciato da Fernando Rubino al quale va il merito di aver reso semplice una trattazione scientifica di elevata complessità. Per l’occasione, è stato possibile ammirare una selezione di fotografie subacquee del Mar Piccolo curate dal fotografo Angelo Salvatore.

Il Centro euromediterraneo del mare e dei cetacei –Ketos , ricordiamolo, rappresenta il punto di riferimento territoriale per avviare la rigenerazione urbana, sociale, culturale della città vecchia guardando alla sopravvivenza dell’abitato come simbiotico rispetto alla risorsa mare. Il Centro è provvisto di un’area museale e attrattiva caratterizzata da elevata innovazione tecnologica (stanza con realtà virtuale e aumentata) con scopi divulgativi e didattici, di un’area di offerta servizi turistici legati al mare e all’osservazione dei cetacei, di spazi di innovazione, di uno sportello consulenziale per lo sviluppo di startup nel settore, di una biblioteca virtuale sul mare.

L’invito dunque è a visitarlo, ma soprattutto a seguire i prossimi eventi con la consapevolezza che la tutela del territorio passa attraverso la conoscenza del delicatissimo ecosistema di cui tutti facciamo parte. 

Taranto: Martedì 1 marzo Carnival Party al teatro Orfeo
Diavoli Rossi: Domenica da urlo per Under 15 e 17