Cinque operai hanno perso la vita mentre un sesto è stato trasportato d’urgenza all’ospedale in condizioni critiche, dove è stato intubato. Ennesima tragedia sul lavoro, questa volta a Casteldaccia, in provincia di Palermo
L’incidente è avvenuto durante lavori di manutenzione dell’impianto Amap di sollevamento delle acque reflue sul lungomare. Gli operai, impegnati nei cunicoli della struttura sotterranea, sono rimasti intrappolati, vittime di esalazioni tossiche.
Secondo l’assessore regionale al Lavoro, Nuccia Albano, i volti dei poveri operai, colorati in modo insolito, fanno pensare a un’intossicazione, ipotesi confermata dai soccorritori.
Le vittime sono Epifanio Assazia, Giuseppe Miraglia, Roberto Raneri, Ignazio Giordano e Giuseppe La Barbera, hanno perso la vita mentre svolgevano il proprio dovere. Assazia, 71 anni, dovrebbe essere il cotitolare della ditta Quadrifoglio, incaricata dei lavori.
L’indagine ha rivelato che i lavoratori, impegnati nelle fognature sotto l’azienda vinicola Corvo, hanno respirato esalazioni tossiche di idrogeno solforato, che ha provocato irritazioni alle vie respiratorie e soffocamento. Il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Palermo, Girolamo Bentivoglio Fiandra, ha sottolineato la mancanza di precauzioni come causa dell’incidente.
Il presidente di Amap, Alessandro Di Martino, ha denunciato l’assenza di mascherine di protezione tra gli operai, definendo la situazione “assurda”. Nessuno dei lavoratori indossava l’equipaggiamento adeguato nonostante l’odore persistente, evidenziando una grave negligenza nella gestione della sicurezza sul lavoro.
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