ENAC approva il Masterplan dell’Aeroporto di Taranto Grottaglie

L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) ha approvato in linea tecnica il Masterplan dell’Aeroporto di Taranto Grottaglie al 2030, presentato da Aeroporti di Puglia. Il piano, aggiornato per rispondere alle esigenze di crescita degli operatori aeronautici, prevede interventi significativi in infrastrutture, cargo, industria aeronautica, ricettività, ricerca, formazione e sperimentazione nel settore aerospaziale. Tra le novità, un’area destinata alle operazioni suborbitali e lo sviluppo del primo spazioporto italiano, designato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Con un investimento complessivo stimato in 169 milioni di euro, la realizzazione degli interventi sarà suddivisa in tre fasi temporali. Uno degli elementi chiave del piano è la “flessibilità” delle infrastrutture, concepite per adattarsi alle esigenze degli operatori che si insedieranno a Grottaglie.
Antonio Maria Vasile, Presidente di Aeroporti di Puglia, ha definito l’approvazione del Masterplan come un traguardo storico: «L’aeroporto di Grottaglie rappresenta il simbolo di una regione che guarda al futuro. La sinergia tra Aeroporti di Puglia, Regione Puglia ed ENAC è cruciale per raggiungere obiettivi ambiziosi come lo sviluppo economico, l’innovazione e la crescita tecnologica del territorio».
Vasile ha inoltre annunciato un open day il prossimo 7 febbraio per presentare i progressi del cantiere dell’aerostazione, sottolineando come questo evento sarà un’occasione per condividere con la comunità il progetto strategico e visionario dello scalo.
Secondo l’ENAC, il Masterplan rappresenta un passo intermedio per l’avvio delle opere previste dal Piano degli Investimenti. Tuttavia, ulteriori approfondimenti saranno necessari per garantire la compatibilità ambientale e urbanistica, in linea con le normative vigenti.
Con questo provvedimento, l’aeroporto di Taranto Grottaglie consolida il suo ruolo strategico nell’industria aerospaziale, rafforzando le prospettive di crescita della Puglia come polo di innovazione tecnologica e sviluppo economico.