Taranto: Vertenza autotrasportatori, Turco ‘Eni dia risposte concrete’

CRONACA
03.09.2022 08:14

«Lo stato di agitazione proclamato dai sindacati dell'autotrasporto, che hanno bloccato gli ingressi della raffineria Eni di Taranto con gli automezzi, è l’ennesimo grido di rabbia di una filiera locale che, come sempre, è stata sacrificata dalla grande industria. In particolare, risulta discutibile la scelta di Eni di non consentire alle imprese locali la partecipazione alla recente gara pubblica per dei semplici formalismi. Vincitrice della gara è risultata una nota e grande impresa del Nord che dopo aver avuto in questi ultimi anni l’affidamento diretto, più volte inspiegabilmente prorogato, oggi comunica di non volersi più avvalere delle imprese locali, che in questi anni hanno svolto il trasporto in sub appalto e sono state costrette a subire accordi commerciali anch’essi discutibili, tra cui quello degli affidamenti a prezzi ribassati. Questo sistema ha prodotto chiusure di imprese e licenziamenti e oggi la perdita di lavoro. La mancanza di commesse alle imprese locali e la mancata proroga dei contratti fino al 7 settembre, non solo mette in ginocchio un settore che coinvolge centinaia di lavoratori con le relative famiglie, ma dimostra ancora una volta come Taranto venga “usata” e abbandonata dalle multinazionali che, laddove convenga, non smettono mai di tessere le lodi del capoluogo ionico come “polo strategico”. Eni dia risposte celeri concrete alla filiera dell'autotrasporto di Taranto, in ragione della sua responsabilità economica e sociale verso il territorio. Il prossimo 7 settembre si instaurerà un tavolo di confronto presso la Prefettura di Taranto, affinché gli autotrasportatori di carburante locali non si vedano mai più ingiustamente messi da parte, al netto delle procedure di gara portate avanti da Eni stessa sul tema». Lo afferma in un comunicato stampa il Sen. Mario Turco, Vicepresidente del MoVimento 5 Stelle.

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