Minacce di morte, sostegno unanime per Michele Emiliano
“Faremo saltare in aria te e la tua Regione di me…”, le intimidazioni al presidente della Puglia, che ora è sotto scorta

La Regione Puglia si stringe compatta attorno al presidente Michele Emiliano, destinatario in queste ore di gravi minacce di morte e di una raffica di insulti veicolati attraverso i social.
Due i messaggi comparsi sul suo profilo Instagram, tra lunedì e martedì, contenenti minacce esplicite e pesanti offese: “Faremo saltare in aria te e quella Regione di m…”, corredati da insulti come “nazista” e “sionista”. Un attacco che ha scosso l’intero panorama politico pugliese.
Le intimidazioni sono giunte a seguito della decisione del governatore di sospendere ogni rapporto istituzionale e commerciale con il governo israeliano di Benjamin Netanyahu, in segno di protesta per quanto sta accadendo nella Striscia di Gaza. Una scelta che, secondo Emiliano, non è rivolta contro il popolo israeliano, ma rappresenta una presa di posizione netta contro le politiche attuate dal governo attuale di Israele.
Immediata la denuncia presentata dal presidente in questura, con la trasmissione alle autorità inquirenti degli screenshot dei messaggi ricevuti. Le indagini sono ora in corso a cura della Digos e della Polizia Postale per risalire agli autori delle minacce e valutarne la reale pericolosità.
Dal mondo politico pugliese è arrivata una condanna unanime e trasversale.
Il gruppo consiliare CON alla Regione Puglia, con Alessandro Leoci, Alessandro Delli Noci, Gianfranco Lopane e Stefano Lacatena, ha espresso ferma solidarietà, definendo l’accaduto il risultato di un clima avvelenato che non può essere ignorato: “Il presidente Emiliano non è solo. È con lui la voce di tanti cittadini e di chi crede nella libertà di pensiero e nelle istituzioni”.
Anche Vito Leccese, sindaco di Bari, ha manifestato vicinanza al presidente: “Esprimo piena solidarietà. Confido che gli inquirenti riescano a individuare i responsabili di questo vile attacco”.
L’Agenzia Pugliapromozione ha definito l’attacco “sconcertante e contrario ai valori democratici”, ribadendo che la Puglia continuerà a difendere i principi di pace e convivenza.
Dal fronte parlamentare, Claudio Stefanazzi, Marco Lacarra e Ubaldo Pagano, deputati pugliesi del Partito Democratico, hanno sottolineato: “La posizione del presidente Emiliano è condivisibile e non rivolta contro il popolo israeliano, bensì contro le politiche di Netanyahu”.
Netto Ruggiero Mennea, segretario regionale di Azione, che ha definito l’accaduto un attacco ignobile: “Ogni forma di intimidazione va condannata con fermezza. Emiliano ha agito con coerenza, in difesa dei diritti umani e della dignità”.
Domenico De Santis, segretario regionale del Partito Democratico della Puglia, ha aggiunto: “Le intimidazioni sono il segno di un confronto pubblico degenerato. Difendere il diritto alla vita e alla dignità del popolo palestinese non significa essere contro qualcuno, ma stare dalla parte dell’umanità”.