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Quote di genere, M5S rilancia: “Liste inammissibili se non equilibrate”

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“Se non equilibrate, siano escluse dalle elezioni regionali”


Il gruppo regionale del Movimento 5 Stelle ha depositato in Consiglio una proposta di legge volta a introdurre l’inammissibilità delle liste elettorali che non rispettano un equilibrio di genere pari al 60-40. Si tratta di un’iniziativa che mira a rafforzare il principio di parità nelle rappresentanze politiche regionali.

“L’approvazione della doppia preferenza senza la previsione dell’inammissibilità – dichiarano i consiglieri pentastellati – ha vanificato l’obiettivo di una reale partecipazione equilibrata. La semplice sanzione economica non basta: serve una norma chiara e vincolante”.

Il testo presentato dal M5S, composto da sei articoli, stabilisce che nessuno dei due generi possa superare il 60% o scendere sotto il 40% dei candidati presenti in ogni lista elettorale per il Consiglio Regionale. In caso di violazione di questi parametri, la lista sarà dichiarata inammissibile e non potrà partecipare alla competizione.

La verifica spetterà agli Uffici Elettorali Regionali, chiamati a esaminare le candidature alla luce del nuovo criterio.

“È una norma che supera la parità solo formale – sottolineano i consiglieri – e punta a rafforzare la qualità democratica del processo elettorale, rendendo il Consiglio Regionale realmente rappresentativo della società pugliese”.

I rappresentanti del M5S auspicano che la proposta venga esaminata rapidamente in Commissione e successivamente approvata in aula.

“Dopo il passo indietro sulla precedente proposta, non possiamo più fidarci di chi ha scelto di sacrificare l’inammissibilità senza confronto. Serve ora un segnale forte da parte della Regione Puglia”, concludono.

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