Tacente: “Bitetti, meno ambiguità su ex Ilva, rischiamo 20mila posti di lavoro”
Il candidato sindaco di liste civiche e Centrodestra ha ricevuto la telefonata del ministro Urso: “Non basta dire no, servono proposte reali”

Francesco Tacente, candidato sindaco sostenuto da liste civiche e centrodestra, ha ricevuto una telefonata da Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, impegnato in un confronto con entrambi i candidati alla guida di Taranto. Un contatto che conferma, secondo Tacente, la rilevanza delle scelte che il futuro sindaco dovrà affrontare nei prossimi mesi.
“La vertenza ex Ilva è giunta a un passaggio decisivo”, ha dichiarato Tacente, evidenziando la necessità di un approccio responsabile e non propagandistico. “Serve una strategia condivisa che coniughi ambiente, salute, lavoro e sviluppo”, ha aggiunto.
Il ministro Urso, ha riferito Tacente, ha chiarito che senza un impegno concreto sulla transizione energetica, comprensivo del piano di decarbonizzazione e dell’accordo di programma, la trattativa resterà bloccata. “Sono in gioco migliaia di posti di lavoro, sia diretti che dell’indotto, oltre alla credibilità del territorio a livello europeo”, ha rimarcato.
Il candidato ha sottolineato come la collaborazione tra Governo, Regione Puglia e istituzioni locali sia già avviata, e ha esortato il Comune ad assumere un ruolo attivo, evitando sia chiusure ideologiche sia approcci demagogici. “Bloccare a priori ogni ipotesi, come quella della nave rigassificatrice, senza proporre soluzioni alternative, significa generare soltanto confusione”, ha affermato Tacente ribadendo la richiesta di trasparenza, tutela della salute pubblica, garanzie ambientali e difesa dell’occupazione, ma anche la necessità di individuare soluzioni concrete e sostenibili. “Non c’è più spazio per le contrapposizioni sterili”, ha aggiunto.
Particolare rilievo è stato dato al tema dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), attualmente oggetto di valutazioni che, secondo Tacente, determineranno il destino dello stabilimento: “Senza una nuova AIA in linea con le normative europee e con l’obiettivo di abbandonare il carbone entro il 2030, il rischio di un blocco giudiziario della produzione, come ipotizzato anche dal Tribunale di Milano, è concreto”.
Tacente ha criticato la posizione del candidato Piero Bitetti, accusandolo di esprimere un “no all’AIA” privo di soluzioni concrete per la riconversione industriale e la tutela ambientale, mettendo così a rischio 20mila posti di lavoro.
“Taranto non può più permettersi decisioni dettate da emotività o strumentalizzazioni”, ha ribadito Tacente, riferendo anche le preoccupazioni espresse dai sindacati, dalle imprese dell’indotto e dal sistema industriale nazionale durante il colloquio con il ministro Urso. “Chi guiderà la città dovrà affrontare queste sfide con autorevolezza e competenza”, ha sottolineato.
Rispondendo al comunicato di Bitetti, Tacente ha evidenziato alcune incongruenze: “Non basta oggi dire ‘no al consumo di suolo’ dopo anni di inattività nella pianificazione sostenibile. Parlare ora di tutela dei servizi pubblici è comodo, dopo aver partecipato a scelte politiche che hanno favorito privatizzazioni”.
Tacente ha ricordato il lungo percorso politico del suo avversario: “Bitetti è stato in Consiglio comunale per 25 anni, sempre in maggioranza. Ora è troppo semplice scaricare ogni responsabilità sul prossimo Consiglio”. Ha infine illustrato i punti principali del proprio programma: “Transizione ecologica, riconversione industriale con garanzie occupazionali, rigenerazione urbana e gestione pubblica dei servizi essenziali. Taranto ha bisogno di scelte nette, non di compromessi. La mia scelta l’ho già fatta e continuerò a sostenerla con coerenza”.