Renato Perrini

Università, Perrini: ‘Corsi di laurea di Taranto figli di un dio minore’

Renato Perrino, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ha chiesto l’audizione dell’assessore Leo, del rettore di Bari, Bronzini, e del capo dipartimento Montanaro in relazione alle risorse destinate dalla giunta per l’università.

“Da due anni, chiedo l’audizione del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Bari Stefano Bronzini, del direttore del Dipartimento salute Vito Montanaro, dell’assessore alla Formazione e Lavoro Sebastiano Leo per sapere se siano a conoscenza delle criticità che riguardano lo svolgimento dei corsi e delle lezioni di Medicina e Chirurgia a Taranto. In questi anni ho presentato anche varie interrogazioni, nel 2021 e poi nel giugno 2023, riguardo l’avvio del corso di laurea in Scienze e Tecniche dello Sport ma nulla è dato sapere”, dichiara Perrini.

“Di fatto, agli inizi dell’anno, la Giunta regionale ha approvato lo schema di convenzione tra la Regione Puglia e l’Università degli Studi di Bari affinché si potenziasse il corso di laurea di Medicina e Chirurgia con l’avvio, sempre a Taranto, di un nuovo Dipartimento Biomedico. La Regione garantiva la copertura finanziaria per tutto il corso di laurea, dal primo al sesto anno, con una dotazione economica pari a 53 milioni di euro e s’impegnava a stanziare ulteriori 30 milioni per la realizzazione del polo didattico nell’area del nuovo ospedale San Cataldo. Peraltro, tutti i corsi di laurea hanno ottenuto dall’Anvur (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca) un accreditamento provvisorio”, spiega ancora Perrini.

“Eppure, nel Bilancio 2024 sono stati stanziati solo poco più di 51,5 milioni per l’intera programmazione del corso di laurea di Medicina spalmati in 18 anni, e per l’anno in corso è prevista una dotazione finanziaria di 1,3 milioni ma non c’è alcun tipo di informazione circa la programmazione del piano assunzionale di docenti, ricercatori e tecnici con particolare riferimento alle clinicizzazioni di oncologia, ortopedia e nefrologia, al quale dovrebbero seguire i relativi concorsi, le assunzioni necessarie per il dipartimento e  il reclutamento di personale MED/F al fine del consolidamento del corso di laurea in Scienze e tecniche dello sport”, continua Perrini.

“Inoltre, va detto, che invece per l’avvio dei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università del Salento e nell’ambito dell’Ingegneria biomedica e dei corsi di laurea in infermieristica degli ospedali Vito Fazzi di Lecce e Tricase, sono stati stanziati 83 milioni fino al 2040 e per l’anno in corso è garantita una copertura finanziaria di circa 5,8 milioni di euro. È evidente una disparità di risorse nelle provincie che penalizzano la città di Taranto oltre al dipartimento Biomedico. Per tale ragione ho chiesto l’audizione, in modo da avviare un tavolo di confronto per non limitare il diritto allo studio delle giovani generazioni del capoluogo ionico e delle aree limitrofe”, conclude Renato Perrini.

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