Parco della Terra delle Gravine: urgente garantire una gestione efficace

Il Coordinamento provinciale per il Parco Terra delle Gravine ha espresso il proprio sostegno alla posizione del sindaco di Martina Franca sull'importanza del Parco per la tutela del territorio, riconosciuto per i suoi straordinari valori paesaggistici, naturalistici, storici e culturali. Tuttavia, l’ente sottolinea le persistenti difficoltà legate all’effettiva gestione del Parco, istituito formalmente nel 2005 ma rimasto finora inattuato a causa di ritardi e inadempienze.
Il Coordinamento condivide le preoccupazioni circa la necessità di risorse adeguate e invita la Regione Puglia ad approvare con urgenza una variazione di bilancio per garantire i fondi indispensabili alla vita del Parco, che rappresenta la più grande area protetta regionale istituita dalla legge n. 19 del 1997.
L’organizzazione richiama l’attenzione anche sulla mancanza di un progetto tecnico-economico preliminare, indispensabile per l’avvio operativo della gestione. Sebbene la legge del 2017 abbia affidato la gestione del Parco a un Consorzio degli enti locali, la sua costituzione non è ancora avvenuta. Con la scadenza fissata dall’assessora regionale all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio Triggiani, per la formazione del Consorzio ormai vicina, il Coordinamento auspica che non si tratti di un’ulteriore manovra per ritardare l’attuazione del Parco.
"Se il Parco delle Gravine è così importante, come ribadito dal Sindaco di Martina Franca, è fondamentale che diventi operativo al più presto, per poter sfruttare appieno le sue potenzialità, anche come modello di sviluppo alternativo per la provincia di Taranto", sottolinea il Coordinamento. Una progettualità efficace avrebbe potuto consentire, nei vent’anni trascorsi dalla sua istituzione, l’accesso a finanziamenti nazionali e fondi europei.
Infine, il Coordinamento riconosce il recente interesse dimostrato dalla Provincia di Taranto, attualmente responsabile della gestione del Parco, e sollecita l’adozione immediata degli strumenti previsti dalla normativa. Il futuro del Parco Terra delle Gravine, conclude la nota, dipende dalla capacità delle istituzioni di superare i nodi burocratici e mettere finalmente in moto un processo atteso da troppo tempo.