Nel pomeriggio di Lunedì 25 Gennaio, in occasione dell’anniversario di nascita di Virginia Woolf, Arcigay Strambopoli QueerTown Taranto e Hermes Academy, in collaborazione con il Coordinamento Taranto Pride, hanno organizzato un nuovo incontro del ciclo Il profumo di un libro. I partecipanti hanno condiviso pagine scelte dell’autrice e attivista britannica nata il 25 Gennaio 1882. A lei, nel corso delle iniziative del Taranto Pride 2020, fu dedicata la nuova toponomastica simbolica di Lungomare Vittorio Emanuele III. Nel corso degli anni, Virginia Woolf è stata protagonista di altre iniziative organizzate dalle due associazioni e di incontri socio-culturali promossi nell’ambito dei cicli Cosa c’è di Diverso?Taranto - Il Nuovo VoltoClassici DiVersi. Attivamente impegnata nella lotta per la parità di diritti, Virginia Woolf è considerata una delle principali figure della letteratura del XX Secolo. Riportiamo alcuni dei passaggi letti. «Cedi le redini a ogni impulso, fai tutti gli errori di stile, grammatica, gusto, sintassi. Riversa in massa. Rovesciati. Lascia andare la rabbia, l’amore, la satira con tutte le parole che riesci a cogliere, costringere o creare, con qualsiasi metrica, prosa, poesia o borbottio che ti viene. Così imparerai a scrivere". «Senza fiducia in noi stessi siamo come bambini nella culla". «Qualunque cosa succeda, resta viva. Non morire prima di essere morta davvero. Non perdere te stessa, non perdere la speranza, non perdere la direzione. Resta viva, con tutta te stessa, con ogni cellula del tuo corpo, con ogni fibra della tua pelle. Resta viva, impara, studia, pensa, leggi, costruisci, inventa, crea, parla, scrivi, sogna, progetta. Resta viva, resta viva dentro di te, resta viva anche fuori, riempiti dei colori del mondo, riempiti di pace, riempiti di speranza. Resta viva di gioia. C’è solo una cosa che non devi sprecare della vita, ed è la vita stessa.» A ciascuna lettura hanno fatto seguito risonanze. «Mi ha fatto piangere - ha confessato Ale, studentessa ventunenne - mentre la stavo leggendo. È come se fosse una parte di me che sta parlando tramite Virginia Woolf. Qualunque cosa succeda, resta viva [...] sogna, progetta, [...] riempiti dei colori del mondo. Io penso che esista un dopo. Mi è tornato in mente Socrate. Ai suoi discepoli chiese Perché piangete? I discepoli risposero Perché stai morendo. E Socrate disse ai suoi discepoli di non piangere: È tempo che io vada a morire e voi a vivere. Come se sentisse che esiste un dopo, non nel corpo, ma nello spirito.» I partecipanti cosa portano con sé di Virginia Woolf e delle/dei/deu compagne/i/u di avventura? «Una stanza tutta per me, in cui è lecito sbagliare. In cui è lecito fidarmi di me, del genere umano. In cui sognare e costruire. Grazie, Virginia!». Lu.«Virginia Woolf, con le sue parole, mi ha lasciato nelle narici l’odore dei libri. Di libri che sanno di buono. Lo stesso che provo ogni volta che entro in una libreria, nella Ubik o nella Mondadori del centro, perfino da Mandese. A volte quell’entusiasmo viene un po’ affievolito dalla presenza degli amici che leggono, magari anche molto più di me, ma che sanno già quello che vogliono, ed entrano mirati, che non si perdono mai a divagare tra i titoli. E invece divagare tra i titoli è magico. Ti comunica quell’amore e quella frenesia per l’atto stesso di scrivere, una passione profonda. Nelle sue parole scelte da Ale e Lu vedo una donna coraggiosa, forte, che non teme la vita. È stato bello provare queste sensazioni.» Eva. «Resta viva dice Virginia Woolf. Impara, pensa, inventa, scrivi, sogna, progettaNon morire prima di essere morta davvero. Queste sue parole sono come una freccia che colpisce il mio cuore e trafigge la mia anima. Devo resistere, devo continuare a respirare e a guardare. Devo smettere di credere di essere un problema: non sono il problema, io sono solo io.» Ale. (Comunicato stampa)