Taranto: Panarelli, ‘Non immaginavo di tornare così presto’

Il tecnico si presenta: ‘Ringrazio il presidente Giove: da persona intelligente ha messo da parte l’orgoglio tornando sui suoi passi’

TARANTO
21.10.2019 18:09


"Pensavo che un giorno sarei tornato sulla panchina del Taranto, ma non immaginavo così presto. Solo una persona intelligente come il presidente poteva fare un passo indietro richiamandomi: se sono qui è grazie a lui. Quando ci siamo incontrati abbiamo ripercorso in maniera schietta la passata stagione, analizzando, anche aspramente, gli errori commessi dall'una e dall'altra parte. Penso che ormai mi abbiate conosciuto: con me gioca chi sta meglio, chi ama la maglia, la città che rappresenta e non mette davanti personalismi. Ho grande rispetto per l'allenatore, con la A maiuscola, che mi ha preceduto, quindi non esprimo giudizi sulla passata gestione, ma prima di capire perché i risultati non sono arrivati voglio parlare con i calciatori. Ritrovo un Taranto più forte di quello della stagione scorsa, costruito per raggiungere traguardi importanti: come ho già spiegato, non ho pregiudizi, tutti partono sulla stessa linea. Cosa mi ha chiesto il presidente? Di vincere il campionato. Mi ha accontentato in tutto e per tutto dandomi grande fiducia. Non vedo l'ora di operare. Guaita, Genchi e D'Agostino? La società ha allestito un rosa competitiva, non esistono solo quei tre. A me non piace parlare dei singoli, è sempre il gruppo che fa l differenza. Sono pronto a mettermi a disposizione della squadra e loro faranno altrettanto con me. Prima di ogni cosa, voglio confrontarmi con i calciatori e comprendere il loro stato d'animo: il passato è passato, in questo momento siamo tutti in discussione, pertanto dovremo fare quadrato, spalleggiarci e cercare di invertire la rotta immediatamente. Se devo dimostrare qualcosa a qualcuno? Al presidente Giove perché mi ha rinnovato la sua fiducia".

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