Federico D'Addato (Nazione Futura): ‘Taranto si dimentica dei giovani della città’

Cultura, musica e spettacolo
23.05.2021 02:49

Verso la metà di marzo 2021, il Comune di Taranto annunciava la candidatura della città come "Città italiana dei giovani", chiedendo un contributo ad associazioni per contribuire alla creazione di progetti che cercassero di arginare il fenomeno migratorio della nostra città, sempre più vuota, dichiarando di essere attenta alle politiche giovanili. Come sezione cittadina di Nazione Futura, associazione culturale presente nel territorio nazionale con circa 70 circoli, presentammo la candidatura per partecipare al bando, affinché potessimo portare il nostro contributo al territorio con le nostre proposte. Tuttavia dopo ripetute chiamate agli uffici competenti ci venne detto che prima era necessaria l'assegnazione del bando, poi sarebbe stato possibile presentare i progetti che intendevamo far partire. Una cosa che ci lasciò attoniti. Il 6 maggio, con silenzio stampa, Taranto ha perso e Brescia ha vinto la candidatura, abbastanza scontato dato che alle associazioni non è stato consentito presentare neanche le proprie idee. Ad oggi viene reso noto che la destinazione di fondi nel bilancio alle politiche giovanili nel Comune di Taranto è pari a € 0,00 per tutto il triennio 2021-23. Ci sentiamo presi in giro come realtà associativa, come cittadini e come giovani, da un'Amministrazione che dichiara pubblicamente una cosa e ne fa un'altra. Pretendiamo trasparenza e rispetto. In quanto coordinatore cittadino del circolo ho espresso questa opinione in merito: "Essere giovani ed essere tarantini sembra essere diventato ormai un ossimoro. Ci viene detto di "essere il futuro", ma a 22, 24, 26, 30 anni, si è il presente. Uno ci prova, studia, o lavora, o tutte e due le cose, animato da un sogno o dalla necessità di dover andare avanti. Un giovane tarantino quasi in maniera naturale non vede il suo futuro nella propria terra, la lascia, per l'Università o per proposte di lavoro decenti, che qui sono poche, o per seguire la propria strada, perché è consapevole che non può vedere concretizzati qui, dove è nato e cresciuto, i propri obiettivi. C'è anche chi ci prova a cambiare le cose, mettendo a disposizione le proprie idee, il frutto del proprio studio e delle proprie competenze perché, forse ed evidentemente in maniera ingenua, crede davvero che si possa cambiare qualcosa. Stando al bilancio, nell'intero triennio ‪2021-2023‬ alle politiche giovanili sono stati destinati 0,00 €. Il nulla, esattamente come il vuoto politico e civico dell'attuale amministrazione, esattamente come le comunicazioni effettuate quando non si riesce a portare avanti o manutenere ciò che si è iniziato. Esattamente come il valore di tutto questo apparato che contribuisce ad affossare la città già nell'oggi. Proprio come il futuro che si può vedere adesso, se le cose dovessero continuare così. Il nulla. Ci viene detto di "essere il futuro", ma siamo il presente, ed è bene che affaristi, speculatori sulle nostre spalle e "dinosauri" se ne rendano conto. Non investire sul presente e sul futuro dei giovani vuol dire non solo essere miopi, ma prendere la città e spingerla con forza verso il baratro in cui da troppi anni sta andando. Noi non ve lo permetteremo”. (Federico D'Addato, coordinatore del circolo di Taranto di Nazione Futura)

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