Taranto tra conferme, limiti evidenti e l’esonero di Danucci
L’analisi tattica di Angelo Leone

Il Taranto conferma pregi e difetti nel match pareggiato con uno spavaldo Novoli. I rossoblù hanno espresso un calcio champagne e di grande intensità nel primo tempo pur correndo dei rischi , in particolare nella ripresa.
Causa principale una fase di non possesso in cui è emersa, cosa risaputa,la mancanza di un ruba palloni in mediana in grado di garantire ritmo e corsa, qualità non primarie nei due pur bravi player Vukoja e Di Paolantonio. Problema esteso al reparto difensivo dove occorre un giocatore agile sulla fascia destra,notoriamente la più attaccata dagli avversari.
Anche stavolta l'inesperienza e le titubanze di De Simone hanno lasciato forti dubbi su due dei tre gol segnati dal Novoli. A proposito di difesa ci chiediamo perché l'infortunato Konate a fine primo tempo è stato sostituito dal convalescente Brunetti e non dall'affidabile Pino? Guarda caso, il Novoli ha segnato il gol del 3 a 3 con un colpo di testa.
Quello sui giusti cambi è un dubbio che ci ha colto anche ad inizio ripresa quando Loiodice si è estraniato in parte dal gioco a causa di un fastidio al polpaccio. Non sarebbe stato opportuno sostituirlo subito anziché a cinque minuti dalla fine? Un ultimo dato negativo, più volte emerso ultimamente, è l'ingiustificato nervosismo che prende soprattutto i difensori nei confronti degli arbitri.
Contro il Novoli, con la squadra in vantaggio per 2 a 0, Konate e Delvino erano già stati ammoniti per inutili proteste. Detto degli aspetti meno positivi possiamo godere di un tridente d'attacco da goleade, con il Maradona dello Jonio Nico Loiodice già pronto ad esaltare con le sue magie le qualità della coppia Aguilera-Losavio.
Prima di chiudere questa analisi ci preme ringraziare il tecnico Ciro Danucci per il coraggio e la tenacia nell'accettare di allenare il Taranto sapendo di correre un grosso rischio. Il mister paga con l'esonero situazioni in cui non tutte e non tante colpe sembrano da ascriversi a lui se il Taranto guarda con ansia chi gli è davanti in classifica.
Dispiace pensare che il tecnico di Carosino non abbia avuto la possibilità di poter restare per operare sul mercato di dicembre ora che la società ha assunto un top player nel campo dei direttori sportivi come l'esperto e amato Danilo Pagni. L'augurio è che al più presto si sciolgano tutti i dubbi sulla gestione di una squadra che non potrà più distrarsi o accontentarsi per tentare di raggiungere il difficile traguardo del ritorno in D.