La bacheca del pizzaiolo prof Michele Di Bari sempre più ricca

L'istruttore di Crispiano ha partecipato alla seconda edizione del trofeo ‘L’Omino di ferro‘

Cultura, musica e spettacolo
Iv.
30.05.2019 23:25

Michele Di Bari

La bacheca dei titoli del pizzaiolo professionista Michele Di Bari diventa sempre più ricca. L'istruttore di Crispiano ha partecipato alla seconda edizione del trofeo “L’Omino di ferro”, competizione andata in scena a Marina di Cecina all'interno di “Pizza Convivium 2019”. I vari "artisti" provenienti da tutta Italia sono stati valutati da una giuria capitanata da Luciano Sorbillo, pizzaiolo napoletano di fama mondiale discendente da una famiglia che da tre generazioni regala novità in questo ambito culinario. Il padre di Luciano, Rodolfo, ad esempio, nel 1959 ha realizzato nel capoluogo partenopeo la prima pizza con cornicione ripieno di ricotta. Nella loro pizzeria sono transitati attori indimenticabili, come Totò, oppure varie personalità del cinema e dello sport. Tornando all'evento dei giorni scorsi, Michele Di Bari ha preparato un prodotto particolare all'interno del tema della manifestazione "La pizza e il mare". Il giudice ai forni ha valutato la mise en place, la manualità e la pulizia. Di Bari ha conquistato il primo posto in ben due categorie: quella denominata "Pizza classica" e in quella "Pizza napoletana". Non solo, sul secondo gradino del podio è giunto nella competizione per la "Pizza senza glutine". Un risultato che Michele Di Bari mette al fianco dei suoi numerosi riconoscimenti conseguiti dall'inizio della sua carriera. Da ricordare quello di qualche mese fa con la "Pizza gourmet sweet Italy" finalista al concorso Pizze Stellate 2018. “Grazie ai mass media la cucina attira da qualche anno ancor di più gli italiani - spiega il maestro e istruttore pizzaiolo Di Bari - questo ramo è particolare perché oltre alla passione e la competenza serve anche, per gli studenti, tanta voglia di metter le mani in pasta senza paura e scatenando la propria fantasia. Mai fermarsi all'apparenza di un lavoro manuale. Dietro c'è davvero tanto altro. Il riconoscimento? Sono contento di portare in alto il nome di Crispiano, della pizzeria grazie alla quale ho potuto gareggiare, Punto Caldo, ma in particolar modo tutta la provincia di Taranto. Questo è un premio che voglio condividere con i clienti e con l'intero territorio. Molti criticano la nostra terra ma ci sono tanti professionisti, in questo caso pizzaioli, che giornalmente, anzi ogni sera, sono lì a metter a disposizione la propria preparazione per far passare alcune ore in allegria ai propri clienti. Tanti ragazzi e ragazze, in questi anni, ho visto avvinarsi a questa professione. A loro dico: non abbiate paura di sbagliare ma siate "affamati" nell'imparare quelle che sono le varie tecniche utili a sviluppare la vostra fantasia e rendere felice la clientela”.

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