Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Nessun cookie da visualizzare.

Mario Turco

Ex Ilva, Turco (M5S): “Urso cambi rotta prima che sia tardi”

centered image

“Troppi incidenti, Governo senza visione. E sospendere subito AIA ripristinando fondi per bonifiche”


“Il Governo deve cambiare paradigma produttivo sull’ex Ilva prima che sia troppo tardi”. È l’appello lanciato dal senatore Mario Turco, vicepresidente del MoVimento 5 Stelle e coordinatore del Comitato Economia, Lavoro e Impresa, che ha depositato un’interrogazione a risposta orale al ministro Adolfo Urso.

Il riferimento è all’ennesimo incidente avvenuto nello stabilimento siderurgico di Taranto, che, secondo Turco, conferma l’inefficacia dell’attuale gestione e delle scelte adottate dal Governo. “Non è il primo episodio, e certamente non sarà l’ultimo finché si continua a ignorare i segnali di allarme”, sottolinea il senatore.

Nel mirino dell’esponente pentastellato vi è l’aumento della produzione fino a 6-8 milioni di tonnellate annue, previsto con il nuovo riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, e i 1,4 miliardi di euro stanziati per rilanciare il ciclo integrale a carbone, a scapito dei fondi destinati alla bonifica e alla riconversione industriale.

“Il Governo Meloni ha interrotto il progetto per due altiforni elettrici alimentati a idrogeno verde, finanziato con oltre un miliardo nel Pnrr dal governo Conte II. È stata una scelta disastrosa”, accusa Turco evidenziando come l’attuale produzione ancora limitata tenga per ora basse le probabilità di incidenti, ma che queste cresceranno inevitabilmente con l’aumento dei volumi.

Il senatore chiede che Urso “risponda della lettera di messa in mora da parte dell’Unione Europea”, legata proprio alle violazioni ambientali attribuite al sito di Taranto, e che il ministero proceda con:

  • l’interruzione immediata della produzione a carbone,
  • la sospensione dell’iter di riesame dell’AIA,
  • la definizione di un piano di riconversione sostenibile degli impianti,
  • e il reintegro dei fondi per le bonifiche ambientali.

“La produzione basata sul carbone è pericolosa, inquinante e fuori dal tempo. Il Governo ha sbagliato tutto: l’unica via d’uscita è un completo reset delle scelte fatte negli ultimi due anni”, conclude Turco, ribadendo che senza un “capovolgimento radicale” il polo siderurgico di Taranto continuerà ad agonizzare, mettendo a rischio “la salute dei lavoratori e dei cittadini”.

About Author