La candidata sindaca: “Dalla sanità non si riparte con i post, ma con i fatti: la salute dei cittadini non è una bandiera politica
“Il pronto soccorso non è un pacco di patatine né un argomento da utilizzare con leggerezza in campagna elettorale. Serve rispetto per la salute dei cittadini”. È il messaggio lanciato da Giancarla Zaccaro, candidata sindaca di Massafra, che in una nota critica duramente chi, in questi giorni, ha parlato pubblicamente di una possibile riapertura del presidio ospedaliero locale.
Zaccaro riferisce di aver visitato in silenzio il Presidio Territoriale di Assistenza (PTA) di Massafra, accompagnata dal personale e dopo aver formalmente chiesto autorizzazione alla Direzione Sanitaria. L’obiettivo, spiega, era quello di comprendere l’impatto del PNRR sulla sanità locale e ascoltare direttamente operatori e professionisti.
“Massafra è dichiarata, dal 1989, area ad elevato rischio di crisi ambientale, con alti tassi di patologie oncologiche e respiratorie. Ha bisogno di una sanità di alto livello – dice Zaccaro -. E chi oggi parla di pronto soccorso, dovrebbe prima interrogarsi sulle ragioni della sua chiusura, avvenuta sotto i governi regionali di Fitto e Vendola”.
Zaccaro rivendica un approccio basato su studio, ascolto e documentazione. “La riapertura di un pronto soccorso richiede criteri precisi – sottolinea -: bacino di utenza, accessi annuali, reparti di supporto, personale medico, copertura economica. Non si improvvisa. Servono visione, progetto e strategia condivisa”.
Critiche anche alla gestione politica del tema. “Chi si improvvisa esperto di sanità spesso si muove solo dopo aver appreso della mia visita al PTA. Ma la salute dei cittadini non è una bandiera né uno slogan”.
Nel caso di elezione a sindaca, Zaccaro annuncia l’intenzione di avviare un tavolo con la ASL di Taranto e con i Comuni del bacino d’utenza, per portare in Regione richieste concrete e fattibili. “I bandi del PNRR sono conclusi, ma i bisogni delle persone no. Da qui si parte: dai bisogni quotidiani”.
Infine, un passaggio ironico sulla comunicazione politica: “Il mio motto è ‘Da qui si parte’. Ora vedo che qualcun altro dice: ‘Si parte da qui’. Ma tranquilli: non è un film degli anni ’70, e questo inseguimento è destinato a fallire. Perché a decidere sono i cittadini. E io sono pronta. Libera come sempre. Al servizio di Massafra e dei massafresi”, conclude.
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