Michele Cazzarò: «Il Taranto? Una seconda pelle»

(Di Anthony Carrano) In una intervista rilasciata a l’Edicola, l’ex tecnico rossoblù Michele Cazzarò ha raccontato il suo rapporto con la società, i ricordi legati al presidente Ladisa e le prospettive per la nuova stagione.
«La famiglia Ladisa? Una garanzia»
Cazzarò ha conosciuto la famiglia Ladisa nel 2005/06, quando giocava nel Monopoli:
«Esperienza assolutamente positiva. Ebbi modo di conoscere anche i genitori, per cui quando hanno scelto di investire sul Taranto, da tifoso, sono stato contento. Oggi il club è in ottime mani: la solidità economica è fondamentale, soprattutto in un calcio italiano segnato da crisi societarie».
Un campionato iniziato col piede giusto
Sulle prime giornate del nuovo torneo Cazzarò si mostra fiducioso:
«Il Taranto è partito tardi rispetto alle altre, eppure ha vinto entrambe le partite. Nel calcio conta solo il risultato: sugli almanacchi, tra qualche anno, non leggeremo se i ragazzi abbiano giocato bene o male, ma soltanto i punti conquistati».
Derby di Coppa Italia con il Brindisi
Domani i rossoblù sfideranno il Brindisi in Coppa Italia, squadra che Cazzarò ha guidato in passato:
«Taranto e Brindisi sono piazze simili anche nelle sofferenze. Entrambe hanno alternato momenti positivi ad altri meno felici. La Coppa Italia, però, è un obiettivo concreto: chi vince può puntare alla promozione diretta in D. Sarà un derby tirato, senza favoriti».