Marina Militare: Brindisi, cambio Comando Terza Divisione Navale

Passaggio di consegne tra i contrammiragli Valentino Rinaldi e Stefano Costantino sulla nave San Giorgio


È avvenuta, a bordo della nave da assalto anfibio San Giorgio, la cerimonia di passaggio di consegne tra i contrammiragli Valentino Rinaldi e Stefano Costantino, rispettivamente cedente e subentrante, al comando della Terza Divisione Navale (COMDINAV TRE), comando complesso dipendente dal comando in capo della Squadra Navale (CINCNAV).

L’anno e mezzo di comando a COMDINAV 3 del contrammiraglio Rinaldi è stato caratterizzato dalla partecipazione a numerose attività tra le quali spiccano il comando tattico dell’operazione Mediterraneo Sicuro, l’esercitazione Cold Response 2022, la più grande in ambito NATO svolta nel Mar di Norvegia (dal 12 al 30 marzo 2022) e l’ultima solo in ordine temporale costituita dalsupporto fornito alle popolazioni terremotate di Turchia e Siria duramente colpite dal sisma avvenuto lo scorso 6 febbraio.

Risultati che il contrammiraglio Rinaldi ha condiviso con il personale impiegato sia a bordo delle navi che a terra all’interno della Base Navale di Brindisi. Ed è proprio sul territorio brindisino che il COMDINAV 3 cedente ha posto la propria attenzione: “Attraverso la Terza Divisione Navale siamo costantemente impegnati nell’opera di valorizzazione della base navale, patrimonio infrastrutturale dalla grande valenza storica, operativa e tecnica. Una realtà integrata con il territorio che la ospita, in grado di contribuire allo sviluppo sociale ed economico, oltre che rappresentare un presidio di legalità e sicurezza. In tale ottica, prosegue l’opera di riqualificazione delle infrastrutture funzionali ad assicurare l’operatività della base sede delle unità di assalto anfibio e polo manutentivo di riferimento sia per le unità anfibie, sia per le unità di seconda linea della Squadra Navale. In concreto, la stazione navale, avvalendosi di circa 500 tra militari e civili, sotto il coordinamento ed il controllo della Terza Divisione e con il prezioso supporto della locale Direzione di Intendenza per le attività negoziali e amministrative, ha assicurato con continuità la prontezza delle quattro unità navali dipendenti (Garibaldi, San Marco, San Giorgio e San Giusto)”.

Il contrammiraglio Costantino, nel suo intervento d’insediamento, ha posto l’accento sull’importanza della capacità anfibia della Marina che rappresenta “un connotato distintivo irrinunciabile che contribuisce a costruire e consolidare il rango del nostro Paese e del suo Strumento Militare nel quadro internazionale e che racchiude una rilevanza biunivoca sul piano della deterrenza e della capacità d’intervento; entrambe connotate in maniera abilitante dal connubio tra una possibilità di ‘messa in campo’ a basso impatto escalatorio e l’ampia e continua gradualità nella modulazione della corrispondente impronta operativa e logistica. Non a caso anche la NATO sta dando sempre maggiore importanza all’opzione anfibia, nella sua intima appartenenza al dominio delle operazioni marittime”.

In collegamento videoconferenza dalla sede del Comando della Squadra Navale, a Roma, è intervenuto il Comandante in Capo della Squadra Navale, l’ammiraglio di Squadra Aurelio De Carolis, che ha riconosciuto all’ammiraglio Rinaldi l’ottimo lavoro svolto dalla Terza Divisione Navale raggiungendo traguardi importanti, come l’assolvimento del turno di comando del Gruppo Anfibio della componente marittima delle Forze di reazione Rapida dell’Alleanza che, a seguito dell’evoluzione della situazione geopolitica e in particolare del conflitto in Ucraina, è stato posto in condizione di elevata prontezza”. Rivolgendo, poi, il bentornato nella Squadra al contrammiraglio Costantino, l’ammiraglio De Carolis ha posto l’attenzione sull’importanza della rotazione degli incarichi di comando nel percorso di carriera di un ufficiale di Marina: “Il comando – ha detto l’ammiraglio De Carolis – si estrinseca nelle tre diverse componenti della direzione, del coordinamento e del controllo. Il senso di responsabilità della missione, che evolve e diventa sempre più complessa e articolata all’aumentare del livello della missione, richiede il supporto delle risorse rappresentate dagli uomini e dai mezzi dipendenti oltre che dalle infrastrutture e dalle altre realtà organizzative assegnate”.

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