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Giorgia Meloni

Migranti, il Governo accelera sui rimpatri e sui centri in Albania

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Un segnale chiaro a prefetti e questori per intensificare i rimpatri degli stranieri irregolari è arrivato durante la Conferenza sulle politiche di contrasto all’immigrazione irregolare, alla presenza della premier Giorgia Meloni e del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. L’esecutivo punta anche a sbloccare i centri in Albania, superando gli ostacoli emersi.

Meloni ha ribadito la volontà di portare avanti il protocollo con Tirana e ha annunciato un incontro con il commissario europeo per gli Affari interni e la migrazione, Magnus Brunner, che ha espresso sostegno all’Italia. Tuttavia, il progetto ha incontrato difficoltà legali: alcune sentenze dei giudici italiani, basate su una pronuncia della Corte di Giustizia UE, hanno bloccato i trasferimenti dei richiedenti asilo. Il governo sta lavorando a una modifica normativa per aggirare queste problematiche.

L’obiettivo ora è trasferire nei centri albanesi non più i richiedenti asilo, ma gli irregolari destinatari di un decreto di espulsione, trattenuti nei Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr). Nel frattempo, il Viminale spinge per un aumento delle espulsioni. Nel 2024 i rimpatri sono saliti a 5.406, rispetto ai 4.743 del 2023, ma il ministro Piantedosi ammette che il numero resta insufficiente: “L’aumento è costante, ma serve fare di più”.

Sul tema migranti si accende anche lo scontro politico. L’opposizione attacca il governo, con Matteo Renzi (Iv) che definisce il progetto albanese “contra legem” e ironizza sulla possibilità di future riunioni dei prefetti a Tirana. Il PD, con Simona Bonafè e altri esponenti, critica i costi del piano, già oltre il miliardo di euro. Ma Meloni tira dritto: “Abbiamo il diritto di governare secondo le indicazioni dei cittadini”.

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