Morto dissanguato a Sava, Uila Uil: “Basta tragedie, sicurezza prioritaria”
Antonio Trenta: ‘Il conto delle vittime è inaccettabile’

La morte di Giuseppe Lonoce, agricoltore 65enne di Sava, riaccende l’allarme sulle condizioni di sicurezza nel settore agricolo. L’uomo ha perso la vita mentre potava un ulivo, recidendosi accidentalmente un’arteria con la motosega.
Antonio Trenta, segretario generale della Uila Uil di Taranto, esprime il cordoglio del sindacato alla famiglia della vittima e denuncia con fermezza l’ennesima tragedia evitabile sul lavoro. “Il conto delle vittime è inaccettabile – dichiara –. Servono azioni mirate, non difficili da perseguire, ma è fondamentale avere la volontà di attuarle”.
Il sindacato ribadisce la necessità di un impegno concreto su prevenzione, formazione e rispetto delle normative sulla sicurezza. “Un Paese civile deve garantire tre diritti fondamentali: lavoro, salute e vita. Non possiamo più tollerare che si muoia lavorando”, prosegue Trenta.
La Uila Uil richiama le istituzioni e i datori di lavoro alle proprie responsabilità, chiedendo un rafforzamento delle misure di sicurezza per evitare nuove tragedie. “Zero morti sul lavoro non è un’utopia, ma un obiettivo raggiungibile con il massimo sforzo e la determinazione necessaria”, conclude Trenta.
Nel frattempo, il sindacato si stringe attorno ai familiari di Giuseppe Lonoce, esprimendo “tutta la nostra rispettosa vicinanza” in questo momento di dolore.