La National Chamber Orchestra Soloists di Kiev in concerto a Taranto

Sabato sera nella chiesa di Sant’Antonio di Padova: ‘Fare musica, non abbiamo alternative’

Foto Aurelio Castellaneta
Cultura, musica e spettacolo
13.03.2022 16:09

«Fare musica in queste condizioni è molto difficile, ma non abbiamo alternative». Cordiali, un sorriso accennato, la voglia di incontrare subito il pubblico per sentire l’abbraccio solidale. Sabato sera nella chiesa Sant’Antonio di Padova a Taranto, l’esibizione della National Chamber Orchestra Soloists di Kiev, l’ensemble di diciotto elementi bloccato in Italia dallo scorso 24 febbraio, lo stesso giorno in cui l’artiglieria russa ha invaso il territorio ucraino.

E’ stata una grande emozione, più volte sottolineata da lunghi applausi, alla presenza di un pubblico che ha mostrato grande sensibilità e generosità. Presenti, fra gli altri, l’arcivescovo, Monsignor Filippo Santoro, e il prefetto di Taranto, Demetrio Martino.

L’invito ufficiale alla National Chamber Orchestra di Kiev è stato rivolto da Confindustria Taranto, Orchestra della Magna Grecia, Arcidiocesi e Comune di Taranto, in collaborazione con Ministero della Cultura e Regione Puglia.

«E’ molto difficile essere qui, per noi – ha dichiarato Anatolii Vasylkivskyi, direttore della National Chamber Orchestra Soloists di Kiev, a nome dei musicisti ucraini – in quanto il nostro Paese da più di due settimane è in guerra; siamo molto preoccupati per le nostre famiglie e il nostro popolo; quando siamo partiti, la situazione era abbastanza tranquilla, non potevamo immaginare che le forze russe avrebbero puntato Kiev e altre città: invece è successo; fare musica in queste condizioni è molto difficile, ma al momento non  abbiamo alternative, vogliamo onorare questo impegno (il concerto, ndr), raccogliendo tutte le nostre forze, mettendo tutto il nostro cuore in ogni nota di questo concerto: suoneremo per i nostri familiari, per voi e per tutto il popolo ucraino che sta soffrendo; attraverso la musica vogliamo lanciare un messaggio di pace e condividere la speranza e l’auspicio che questa guerra si fermi immediatamente». Un breve comunicato, toccante, letto dal Maestro Enzo Di Rosa, oboista, da giorni impegnato insieme con l’orchestra ucraina che sta portando in tournée il messaggio “La musica che unisce”. 

«PRONTI AD OSPITARE PROFUGHI»

«Ci siamo mobilitati, solidali – ha dichiarato l’arcivescovo, prima del concerto – con il popolo dell’Ucraina che sta soffrendo terribilmente, con due milioni e mezzo di persone in fuga da case abbattute da un attacco tanto inatteso quanto brutale; ci uniamo al Santo Padre, Papa Francesco, che invita chiunque a fare qualsiasi cosa per ottenere la pace, mediante un dialogo nel quale si faccia invito a deporre le armi; il concerto dell’Orchestra ucraina è un momento di arte, cultura, riflessione, che apre il cuore alla solidarietà e alla speranza; un invito, inoltre, a chi può farlo, a mettere a disposizione case per l’accoglienza dei profughi, attività che la Diocesi ha cominciato a svolgere, dando disponibilità ad ospitare intere famiglie, bambini, donne; in molte parrocchie si cerca di fare altrettanto, coordinati dalla Charitas; è un momento atroce e proprio per questo deve vederci tutti attivi nella solidarietà, pregando perché cessi al più presto la barbarie provocata dalla guerra e regni la pace».

«Questa grave situazione – ha detto Piero Romano, direttore artistico dell’ICO Magna Grecia – la sentiamo affine alla nostra sensibilità, tanto che abbiamo inteso sostenere immediatamente i nostri amici, i musicisti ucraini, con due concerti; uno a Taranto, uno a Matera; tutto ciò è stato reso possibile grazie alla disponibilità di Confindustria Taranto, del suo presidente Salvatore Toma, dell’Arcidiocesi di Taranto e dell’arcivescovo Monsignor Filippo Santoro e del Comune di Taranto, che hanno affiancato l’Orchestra Magna Grecia a sostegno di questa causa; preziosa anche in questo caso la vicinanza del Ministero della Cultura e della Regione Puglia. Il secondo evento ha avuto luogo a Matera, nella Chiesa del Cristo Re, con il patrocinio dell’Arcivescovado e del Comune di Matera, in  collaborazione con Ministero della Cultura e Regione Basilicata; oltre ad un biglietto simbolico, abbiamo istituito una raccolta di fondi confidando sulla generosità di pubblico, sponsor e altri imprenditori; ciò per consentire ai musicisti ucraini di superare l’attuale emergenza e poter tornare in Ucraina a riabbracciare le famiglie in difesa della libertà».   

«SITO E IBAN SOLIDALI»

I diciotto musicisti della National Chamber Orchestra Kyiv Soloists bloccati in Italia intendono riabbracciare al più presto le proprie famiglie (isolate da qualsiasi tipo di comunicazione). Unica strada percorribile per i musicisti, continuare a suonare per sostenersi economicamente e finanziarsi il viaggio di ritorno in Ucraina. I circuiti bancari del loro Paese, infatti, attualmente risultano essere bloccati per qualsiasi tipo di operazione.

Possibili ulteriori donazioni anche attraverso il sito www.omgucraina.it o mediante bonifico sul seguente IBAN: IT 31 K 05387 15802 000043054647. L’Orchestra Magna Grecia fornirà ampia informazione comunicando nella massima trasparenza cifre raccolte e versate all’agenzia che segue e coordina le attività artistiche dell’Orchestra ucraina.

Particolare ringraziamento è stato espresso al parroco della chiesa di Sant’Antonio di Padova, don Carmine Agresta, per l’immediata disponibilità manifestata nell’ospitare l’evento tarantino. Un sentito ringraziamento esteso alle Forze dell’ordine, Polizia di Stato e Carabinieri. La Polizia locale, coordinata dal comandante Michele Matichecchia, inoltre ha assistito l’arrivo e la partenza dei musicisti ucraini giunti a Taranto con bus privato.

La National Chamber Orchestra Kyiv Soloists, solista Enzo Di Rosa, primo oboista nell’Orchestra di Santa Cecilia, nella Chiesa di Sant'Antonio di Padova a Taranto ha eseguito musiche di Tommaso Albinoni (Concerto per oboe in Re minore, Op. 9, n. 2), Myroslav Skoryk (Melody), Maxim Berezovsky (Sinfonia in C maggiore), Antonio Vivaldi (Concerto per oboe in La minore Rv 461), Nino Rota (Concerto per archi), Raffaele Bellafronte (Concerto n. 3 per oboe e archi) ed Ennio Morricone (Mission).

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