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Taranto: Nove truffe e rapina ad anziani, condannati 3 napoletani

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Per nove truffe e una rapina ai danni di anziani tarantini, il Tribunale di Taranto ha condannato tre persone, tutte di origine napoletana.

Si tratta di Antonio Cristiano, 24enne napoletano: ritenuto responsabile ditruffe e una rapina, è stato condannato 7 anni e 2 mesi di reclusione, oltre a 3.000 euro di multaGuglielmo Filangieri, 29enne napoletano, condannato a 6 mesi e 300 di multa, con pena finale di 2 anni e 6 mesi con 1.300 euro di multaFabio Palma, 21enne napoletano, condannato a 1 anno di reclusione e 240 euro di multa, con pena sospesa in quanto ritenuto responsabile, in concorso con Cristiano, di un episodio di truffa consumato il 15/09/2022, per la quale era stato colto in flagranza di reato.

Nei confronti del Cristiano, la Procura della Repubblica aveva richiesto e ottenuto l’arresto lo scorso novembre, mentre nei confronti di Palma gravava l’obbligo di dimora.

Cristiano non è che uno degli attori principali di un fenomeno molto ampio come quello delle truffe agli anziani, che ha interessato il territorio tarantino e che ha destato notevole allarme sociale. Proprio per contrastare questo fenomeno, la Squadra Mobile di Taranto, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Taranto, ha avviato una certosina attività investigativa costituendo un gruppo di lavoro specializzato.

Dalla truffa perpetrata l’8 aprile 2022 ai danni di un anziano tarantino di 88 anni hanno preso il indagini, che hanno consentito di ricostruire e risolvere gli ulteriori 8 episodi di truffa.

Le modalità addebitate a Cristiano e complici si sono rivelate analoghe sia per la scelta delle vittime, persone di età molto avanzata e facilmente suggestionabili, sia per le modalità, contatto telefonico da parte di un “centralinista” che si spacciava per un falso parente in difficoltà e con il bisogno di denaro per scongiurare gravi conseguenze.

Così indicevano le vittime a consegnare denaro e altri beni di valore a un “corriere” che si presenta al domicilio come persona incaricata al ritiro dandosi poi alla fuga a bordo di un’automobile presa a noleggio.

In particolare, le investigazioni, supportate dall’analisi delle telecamere di videosorveglianza presenti nelle zone dei diversi episodi denunciati, hanno consentito di raccogliere elementi utili per individuare in Antonio Cristiano il soggetto immortalato e vestito sempre nello stesso modo che faceva ingresso negli stabili interessati.

Peraltro, lo stesso Cristiano, riconosciuto dalle vittime, è stato più volte fermato, anche in compagnia del Filangieri, a bordo di due autovetture prese sempre a noleggio ed utilizzate per spostarsi da Napoli a Taranto nelle medesime giornate degli episodi delittuosi.

I tracciati GPS hanno registrato anche soste notturne a Napoli nei pressi proprio dell’abitazione di Filangiero, che, anche sulla scorta degli ulteriori elementi di prova raccolti nel corso delle indagini, è stato ritenuto responsabile, in concorso con Cristiano, della prima truffa che ha dato avvio alle indagini.

Le scorribande del gruppo in provincia di Taranto sono giunte al capolinea nel tardo pomeriggio del 15 settembre 2022, quando la Polizia Stradale di Grottaminarda (AV), su indicazione della Squadra Mobile di Taranto, ha fermato sull’autostrada A14 l’auto su cui viaggiavano Antonio Cristiano e Fabio Palma: i due furono trovati in possesso di circa 1200 euro e monili in oro sottratti all’ultima vittima.

 

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