"Ilva Football Club": a Taranto va in scena la storia tra acciaio e pallone

La storia della più grande acciaieria d’Europa si intreccia con la leggenda della Sidercalcio, una piccola squadra nata sotto le ciminiere dello stabilimento. A raccontarla è Ilva Football Club, spettacolo teatrale firmato da Usine Baug e Fratelli Maniglio, in scena sabato 8 febbraio alle 21 all’auditorium TaTÀ di Taranto, nell’ambito della rassegna Periferiesostenuta dalla Regione Puglia.
Ispirato all’omonimo libro di Fulvio Colucci e Lorenzo D’Alò, lo spettacolo è il risultato di un approfondito lavoro di ricerca, basato su fonti storiche, documentari e testimonianze raccolte sul territorio. La pièce è interpretata da Fabio e Luca Maniglio, Ermanno Pingitore, Stefano Rocco e Claudia Russo e si avvale della consulenza di Pietro Pingitore, documentarista e antropologo visuale.
Attraverso il calcio, la narrazione esplora la storia di Taranto e il rapporto della città con l’ex Ilva, il più grande centro siderurgico europeo, simbolo di sviluppo e, al tempo stesso, di crisi ambientale e sociale. Con leggerezza e ironia, lo spettacolo ripercorre sessant’anni di promesse di progresso trasformatesi in disillusione, tra il dilemma della salute e la necessità del lavoro.
L’allestimento scenico restituisce un’immagine viva della fabbrica attraverso colori, materiali e suoni evocativi: l’acciaio, il rosso delle polveri, il nero lucido delle cozze contaminate, le maglie da calcio brillanti di minerali, il rumore incessante degli altiforni. Sul palco, cinque attori si alternano tra racconti corali, monologhi, coreografie e telecronache, in un intreccio tra realtà e finzione teatrale.
Il racconto segue due piste narrative parallele. Da un lato, la storia della Sidercalcio, che da squadra operaia sorprende il Paese fino a raggiungere la finale di Coppa Italia; dall’altro, la vicenda più intima di una “famiglia Ilva”, legata alla fabbrica da una vita di lavoro e sacrifici. Il tutto è guidato dalla voce di un presentatore sportivo, che interagisce direttamente con il pubblico, abbattendo la quarta parete.
Prima della rappresentazione, alle 19, Colucci e D’Alò dialogheranno con gli artisti nel foyer del TaTÀ, in un incontro moderato da Mimmo Mazza, direttore della Gazzetta del Mezzogiorno. Dopo lo spettacolo, seguirà un confronto con il pubblico condotto dalla giornalista Marina Luzzi.
Info e prenotazioni: 333.2694897 – Biglietti disponibili su Vivaticket.