DL Aiuti: Lacarra, ‘Rassicurazioni su restituzione risorse Sud, vigileremo senza sconti’

Marco Lacarra, Segretario regionale del Partito Democratico pugliese
Politica
29.05.2022 00:00

“Al netto della fisiologica e salutare necessità di opporsi alle iniziative del Governo che si ritengono nel merito sbagliate, il polverone alzato da Raffaele Fitto sulla questione dello ‘scippo’ di risorse destinate al Sud per finanziare gli interventi contro il caro-energia non contribuisce a un dibattito sui contenuti, alimentando invece la confusione intorno al tema“. Lo dichiara Marco Lacarra, Segretario regionale del Partito Democratico pugliese.

“Prima di Fitto e senza utilizzare toni urlati, ci siamo preoccupati per le disposizioni del decreto che effettivamente distraggono risorse dalla loro naturale finalità. Di questo, infatti, abbiamo chiesto conto al Ministro Carfagna tanto nelle sedi formali quanto in quelle informali. Ci sono state date ampie rassicurazioni, ribadite anche dal Ministro Franco, sia sul rischio che nessuna opera in essere o già programmata sia definanziata, sia sulla completa restituzione di quelle somme già con la prossima legge di bilancio. Anzi, ad onor del vero le risorse che vengono sottratte erano destinate ad opere che non saranno mai realizzate entro il 31 dicembre di quest’anno, ossia entro il termine perentorio imposto dalla legge. Al contempo - e questo costituisce un fatto indiscutibilmente positivo - con la prossima legge di bilancio si prenotano somme pari a quelle tolte a valere sulla nuova programmazione 2021-2027, il che rappresenta proprio il contrario di quanto affermato da Fitto, ossia la volontà di finanziare le opere pubbliche nel Mezzogiorno“.

“Questo, chiaramente, - continua Lacarra - non allenterà in alcuna maniera il livello di attenzione sulla questione. Sul mantenimento di questo impegno e sul pieno rispetto della proporzione 80%/20%, continueremo a vigilare in maniera inflessibile”.

“Ciò che emerge da questa querelle, piuttosto, è un fatto politico di grande rilevanza: cioè che il centrodestra nel nostro Paese è tutto fuorché unito. Divisioni che appaiono palesi anche a Taranto, dove con enorme sforzo salgono sugli stessi palchi ma non riescono a trovare una linea comune su alcuni aspetti chiave dell’amministrazione della città“.

“Recitare più parti in commedia, non tenere mai una posizione coerente, urlare allo scandalo alla prima occasione utile, contraddirsi quotidianamente salvo poi presentarsi nella medesima coalizione in occasione di una tornata elettorale non può evidentemente rasserenare l’animo dei cittadini. Se è questo il clima e il grado di cooperazione che il centrodestra promette ai tarantini e agli italiani per le prossime elezioni e gli anni di amministrazione a venire, credo sia auspicio di tutti che ad amministrare la cosa pubblica non siano loro”.

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