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Abolito il vincolo di territorialità per gli arbitri: rivoluzionaria novità nelle designazioni in Serie A

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Il prossimo weekend di campionato porterà con sé una svolta epocale: a partire dalla prossima giornata, il vincolo territoriale non sarà più un ostacolo nelle designazioni degli arbitri per la Serie A. Questa svolta, precedentemente annunciata dal designatore Gianluca Rocchi, rappresenta una significativa rottura di paradigma per l’arbitraggio italiano. Da tempo, infatti, la Commissione Arbitri Nazionale dell’AIA aveva in programma di eliminare il concetto di territorialità nelle assegnazioni.

La prima concretizzazione di questo cambiamento si è manifestata nelle scelte degli arbitri per le prossime partite del campionato. Un esempio eclatante è la designazione di Daniele Doveri, appartenente alla sezione di Roma, per dirigere la partita tra Verona e Roma. Tale scelta rappresenta un’assoluta novità nel panorama calcistico italiano, poiché fino alla settimana precedente una simile assegnazione sarebbe stata inammissibile, visto che un arbitro non avrebbe potuto dirigere una partita della squadra della sua città natale.

Daniele Doveri stesso aveva espresso entusiasmo riguardo all’abolizione di questo vincolo territoriale in un’intervista a Sky: “Sarei felice e soprattutto rappresenterebbe un passo culturale avanti per l’intero mondo calcistico. Questo riconoscerebbe il merito della professionalità degli arbitri, che è di alto livello e che nel 2023 non può essere valutato in base alla residenza.”

Sabato alle 20:45, sarà proprio Doveri a inaugurare questa rivoluzione, che in realtà era stata auspicata da tempo. Il designatore Rocchi, infatti, aveva anticipato questa novità in un’intervista alla Gazzetta dello Sport nel giugno precedente, citando l’esempio della prestazione di Irrati (sezione di Firenze) nella finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Inter.

Certe barriere sono state superate da tempo“, aveva commentato l’ex arbitro introducendo ciò che si sarebbe realizzato due mesi dopo. “Per noi, non ci sono problemi, e per il futuro, l’abolizione della territorialità è un obiettivo che perseguiremo, sempre tenendo conto della serenità degli arbitri. Per noi, ciò che conta è la qualità, non la città di origine: Irrati è nato a Firenze e ha diretto in modo eccellente la finale di Coppa Italia.”