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Presunte combine in Lega Pro 2015/16: deferiti due club di Serie D

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La Procura federale ha deferito la Paganese e la Casertana per presunte combine nel campionato di Lega Pro del 2015/2016. L’udienza al Tribunale federale-Sezione disciplinare è stata fissata per il 27 aprile. Le gare disputate dal Messina con la Casertana, la Paganese, il Martina e il Benevento sono finite nel mirino degli inquirenti a causa della registrazione di flussi anomali di scommesse sui risultati di quelle partite.

L’inchiesta della Procura della Repubblica di Messina è stata avviata a seguito di queste anomalie e il processo penale per frode sportiva a carico di 17 imputati si è concluso con l’assoluzione lo scorso 4 aprile. Tuttavia, la Procura federale ha ritenuto che ci sia ancora abbastanza materiale probatorio per procedere dinanzi al Tribunale federale.

La Casertana è stata deferita per responsabilità presunta in illecito sportivo, ma dei tesserati rossoblù dell’epoca non si fa alcun cenno e dunque il club non rischierebbe praticamente nulla. La Paganese, invece, rischia la retrocessione all’ultimo posto in classifica o l’esclusione dal campionato di competenza per illecito sportivo.

Tra i soggetti indagati e poi assolti dal tribunale di Messina per quei fatti figurano anche l’ex calciatore Arturo Di Napoli, ai tempi allenatore della compagine peloritana, l’attuale portiere del Verona Alessandro Berardi, il dirigente della Paganese Cosimo D’Eboli e Gianluca Grassadonia. Anche loro sono stati deferiti dalla Procura federale.

La Paganese e la Casertana hanno accolto con grande serenità la notizia dei deferimenti, ma si saprà di più tra qualche giorno, dopo l’udienza del 27 aprile.