Teodoro Arigliano

Brindisi, Teodoro Arigliano: ‘Siamo rimasti soli’

Torna a parlare la dirigenza del Brindisi dopo la sfida con la Juve Stabia. Ai microfoni di Antenna Sud si presenta il socio Daniele Arigliano, che ha rilasciato importanti dichiarazioni: “La proprietà della società è della famiglia Arigliano ci sono state tante voci, proposte, ma nessuno poi è venuto dal notaio, c’è stato anche l’interesse di un gruppo maltese con lo scambio anche di carte, ma poi non si è andati oltre. Siamo disposti ad accettare aiuti, ma non ci aspettavamo di restare soli”.

Il riferimento poi alla contestazione dei tifosi: “Facile dire liberare il Brindisi Calcio, ma per  lasciarlo in mezzo alla strada? Continua Teodoro Arigliano. “Siamo totalmente soli a partire dal discorso economico: politica e imprenditori possono darci una mano, ma subire la contestazione non porta nulla”.

Inevitabile il riferimento al post del vice sindaco Oggiano che aveva chiesto di lasciare simbolicamente il titolo sportivo al comune come ente di garanzia: “Oggiano ha parlato da tifoso, ma dalla politica serve di più, ci portassero persone, due o tre. che ci possano aiutare. Dopo  tre sconfitte nessuno ha più amato il Brindisi e siamo soli io e mio fratello e una grossa mano ci arriva anche dal vice presidente Pozzessere”.

Poi lo sguardo al futuro. “Non possiamo di più, questo è il massimo – spiega Teodoro Arigliano -. Abbiamo ridotto il budget. dobbiamo lottare per mantenere monte ingaggi e da soli noi non ci riusciremo: quando le risorse finiscono il destino è segnato”.

Poi un appello. “Per esistere ancora nella cartina del calcio dobbiamo rimanere uniti come la squadra in campo”.

Teodoro Arigliano conclude parlando della sfida con la capolista Juve Stabia. “Era fondamentale riprenderci quello che immeritatamente avevamo perdendo con il Latina: questo risultato è una iniezione di fiducia importante”.

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