Incendio ex Ilva: Castronovi, ‘Fortuna non sia scappato il morto’

Assessore all’ambiente: ‘Taranto ha deciso di cambiare, ArcelorMittal si adegui’

Paolo Castronovi
CRONACA
05.04.2021 13:31

Quante volte ancora potremo dire “per fortuna questa volta non ci è scappato il morto”? Questa è l’amara riflessione che devo fare come tarantino, come amministratore comunale e come ex sindacalista nel siderurgico, alla notizia dell’ennesimo incidente nell’impianto siderurgico di ArcelorMittal che si sarebbe potuto trasformare in una tragedia. Sento innanzitutto di dover ringraziare l’operaio che, con sprezzo del pericolo, ha girato con il cellulare un video di pochi secondi, una cruda testimonianza a tutto il mondo della gravità dell’incidente e delle condizioni in cui si lavora nel siderurgico di ArcelorMittal: è un eroe dei nostri giorni, perché si è esposto non solo al calore delle fiamme, ma soprattutto alle reazioni di un’azienda che cerca miserevolmente di sopprimere con una bieca repressione ogni tentativo dei lavoratori di denunciare le condizioni in cui devono operare. Arcelor Mittal ha trasformato i lavoratori di Taranto in “figli di un Dio minore” che non possono avere gli stessi diritti di tutti i lavoratori italiani. I diritti di migliaia e migliaia di persone, uomini, donne e bambini, sacrificati sull’altare di qualche punto di PIL nazionale. Questa Amministrazione comunale ha deciso di non piegarsi a questa logica, di combattere in tutte le sedi possibili per affermare il sacrosanto diritto di ogni cittadino a respirare aria pulita e il sacrosanto diritto di ogni lavoratore ad operare in sicurezza.  Prima ancora di discutere di prescrizioni ambientali, di nuove tecnologie ad emissioni zero, di programmi futuri e futuribili, Taranto pretende che ArcelorMittal cambi l’atteggiamento che ha verso questa città, verso i cittadini e i lavoratori. Taranto ha deciso di cambiare, ArcelorMittal si adegui. (Paolo Castronovi, Assessore all’Ambiente del comune di Taranto)

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