ArcelorMittal: Conte a Taranto, ‘Non ho la soluzione in tasca’
Il premier fa visita al siderurgico tra rabbia, contestazione e applausi: ‘Da questa tragedia può ripartire il rilancio di un'intera comunità’
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha incontrato i lavoratori dell'ex Ilva, cittadini e rappresentati di associazioni. È arrivato poco dopo le 17.00 dinanzi alla portineria D dello stabilimento siderurgico. “Voglio parlare con tutti – ha detto –, ma non ho la soluzione in tasca”. Cori, striscioni di protesta, momenti di tensione e contestazione, prima che Conte partecipasse per quasi due ore al consiglio di fabbrica dei sindacati metalmeccanici. Al suo ingresso in fabbrica Conte è stato accolto da un applauso e strette di mano. Erano presenti anche i segretari confederali territoriali di Cgil, Cisl e Uil e diversi delegati. "La questione non è lo scudo penale, serve un progetto per il siderurgico, la città e la sua comunità. Come ho dichiarato a Genova inaugurando il cantiere per la ricostruzione del ponte Morandi, da questa tragedia può ripartire il rilancio di un'intera comunità. Qui siete dilaniati dal dover lavorare in queste condizioni e litigate con i tecnici ogni giorno. poi tornate in famiglia e litigate con parenti che vogliono la chiusura. E voi avete bisogno di lavorare. Avete diritto al lavoro e alla salute, garantiti dalla Costituzione. Qui c'è una frattura drammatica alimentata nel corso degli anni. Non faccio polemiche né i nomi di chi mi ha preceduto, è tutto il sistema a non aver funzionato. Non c'è stata sensibilità. È impensabile che una impresa di queste dimensioni possa mantenersi e competere a livelli produttivi competitivi senza essere accettata dalla comunità in cui opera. Il dossier è prioritario per il governo. Dobbiamo gestirlo tutti uniti, anche voi. Tutti insieme dobbiamo combattere questa battaglia. Come sistema Paese. Tornerò di nuovo", ha promesso il premier uscendo tra gli applausi.