“Anche i bambini di Gaza vogliono vivere”. L’Associazione critica l’assenza di una posizione del Governo italiano sulla crisi umanitaria
L’Associazione Genitori tarantini ha rivolto un duro appello alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, accusandola di non rappresentare adeguatamente l’intero popolo italiano in occasione degli appuntamenti e dei consessi internazionali. Il messaggio, diffuso pubblicamente, prende posizione sulla crisi in Palestina e sul conflitto in corso a Gaza, definito “la più grande macchia del XXI secolo”.
Secondo i firmatari, la mancata condanna esplicita da parte del Governo italiano delle azioni condotte da Israele contro la popolazione civile palestinese rappresenta una forma di complicità. “Il suo vergognoso mancato riconoscimento dello Stato di Palestina diventa il nostro vergognoso mancato riconoscimento”, si legge nella nota, che punta il dito contro quella che viene definita “l’assenza scandalosa” del Governo italiano.
Particolare attenzione viene rivolta alla situazione dell’infanzia a Gaza: “Decine di migliaia di bambini uccisi o mutilati, con danni psicologici permanenti, sono ignorati da chi dovrebbe rappresentare un popolo che non ha nemici”. L’Associazione sostiene che l’amicizia dichiarata tra il governo italiano e quello israeliano non può prescindere da un giudizio etico sulle azioni compiute.
Nel testo si fa riferimento anche alla situazione tarantina, accusando la presidente del Consiglio di non prestare la dovuta attenzione neanche ai bambini italiani. In particolare, si richiama la vicenda dell’ex Ilva, autorizzata a proseguire le attività produttive nonostante l’impatto ambientale e sanitario. “Noi tarantini possiamo pensarlo, visto che lei stessa afferma di non volere bastoni tra le ruote”, scrivono.
L’Associazione accusa il Governo di continuare a fornire armi a Israele e definisce il premier israeliano Benjamin Netanyahu “un criminale” da sottoporre al giudizio della Corte Penale Internazionale, per il bene anche della stessa popolazione israeliana che subisce il protrarsi del conflitto.
Pur riconoscendo la gravità dell’attacco del 7 ottobre da parte di Hamas, i genitori tarantini definiscono la risposta israeliana “terrificante, sconcertante, infernale”, e contestano l’atteggiamento del governo italiano, accusandolo di ignorare l’impatto umanitario delle operazioni militari in corso.
Infine, la nota critica anche la narrazione veicolata da parte della stampa nazionale, accusata di difendere la posizione governativa con “messaggi falsi e pericolosi”. “Qui si parla di generazioni cancellate dalla Storia, di futuro negato, di violenza cieca, immorale e schifosa”, concludono i Genitori Tarantini.
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