Columella prova a farsi togliere il -2, ma il Taranto lo blocca

TARANTO
Redazione
05.05.2016 11:30

Si torna a parlare di Taranto-Matera del 30 marzo del 2014, che Saverio Columella e Alessandro De Solda cercarono di alterare tentatando di corrompere Claudio Miale, all'epoca tesserato con il club rossoblu. Nei giorni scorsi, il patron del Matera aveva chiesto un'anticipazione (prevista per oggi, giovedì 5 maggio) del processo legale in merito alla sua posizione, perchè un'assoluzione avrebbe potuto comportare anche l'annullamento della penalizzazione di due punti inflitta al club lucano, scontata nella stagione in corso. La notifica, però, è stata ritenuta irregolare grazie all'intervento degli avvocati Gianluca Mongelli, in rappresentanza del Taranto FC, Carlo Raffo, per la Fondazione Taras, e Alessandro Scapati, per il Coni. In buona sostanza, il tribunale ha dato ragione ai legali tarantini annullando la notifica e rinviando il procedimento nei confronti di Columella al 6 ottobre del 2016. Va ricordato che dal punto di vista penale, Saverio Columella e Alessandro De Solda, quest'ultimo all'epoca del tentativo di combine non era più diesse del Taranto, devono rispondere di corruzione sportiva in concorso "promettendo a Claudio Miale - si legge nel dispositivo - utilità per alterare il risultato sportivo di Taranto-Matera del 30 marzo del 2014". Come si ricorderà, il Taranto vinse la contesta con il risultato di 1-0 grazie al gol di Hernan Molinari, ma il club rossoblu, allora presieduto da Fabrizio Nardoni, fu danneggiato fortemente dal momento che al termine del campionato non ottenne la promozione in Lega Pro. Proprio per questo, gli avvocati Mongelli, Raffo e Scapati si sono costituiti parte civile chiedendo i danni a Saverio Columella.

Nella foto: Gianluca Mongelli, legale del Taranto FC

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