Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Nessun cookie da visualizzare.

Taranto, cala in sipario su Melucci: le reazioni politiche

centered image

centered image

Cala il sipario sull’amministrazione guidata da Rinaldo Melucci. Con le dimissioni di 17 consiglieri comunali, il Comune viene ufficialmente sciolto, aprendo la strada a nuove elezioni previste per maggio. Una decisione che segna la conclusione di un periodo turbolento per la città, tra accuse di immobilismo, giochi di potere e profonde divisioni all’interno della maggioranza.

Iaia (Fratelli d’Italia): “Fallimento totale del centrosinistra”

Tra le voci più critiche nei confronti dell’ormai ex amministrazione c’è quella di Dario Iaia, deputato di Fratelli d’Italia e presidente provinciale del partito, che attacca senza mezzi termini: “Noi di FdI siamo stati all’opposizione fin dall’inizio dell’era Melucci con coerenza e dignità, e con altrettanta coerenza abbiamo scelto di sfiduciarlo oggi. Non si tratta solo di una bocciatura per il sindaco, ma di un fallimento complessivo del progetto politico del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle. Entrambi hanno sostenuto questa amministrazione, condividendone ogni scelta e partecipando alla spartizione delle poltrone. Sono quindi altrettanto responsabili del disastro che oggi i cittadini di Taranto si trovano a vivere, dalla gestione dei rifiuti al blocco delle opere pubbliche, dall’abbandono del centro e delle periferie fino alla paralisi amministrativa che ha caratterizzato gli ultimi mesi”. Iaia poi si interroga sulle vere ragioni della rottura all’interno della maggioranza: “Non è ancora chiaro il motivo per cui il PD abbia deciso di abbandonare Melucci o viceversa. Forse il sindaco era stanco delle imposizioni baresi di Emiliano? Quel che è certo è che oggi si apre una nuova fase per la città, e il centrodestra è pronto a governare con serietà e concretezza. Abbiamo visto che i voli pindarici basati sul nulla sono dannosi: Taranto ha bisogno di amministratori capaci e responsabili, e noi di Fratelli d’Italia siamo pronti a dare risposte ai cittadini, insieme a tutta la coalizione”.

Mennea (Azione): “Serve stabilità, costruiamo coalizione credibile”

Di diversa lettura la posizione di Ruggiero Mennea, capogruppo di Azione in Consiglio regionale, che invita a guardare al futuro con un approccio costruttivo: “Taranto sta vivendo un momento difficile dopo le dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali, che hanno decretato la fine anticipata della consiliatura. È evidente che la città ha bisogno di un governo stabile e credibile, capace di dare continuità amministrativa. Noi di Azione vogliamo contribuire attivamente alla costruzione di una coalizione forte e responsabile, che sappia dare risposte concrete ai cittadini”. Mennea ha poi annunciato un nuovo assetto interno al partito: “Per affrontare questa fase di transizione, ho chiesto a Tommy Lucarella di assumere il ruolo di commissario cittadino di Azione a Taranto. Sono certo che il suo impegno e la sua capacità di aggregare saranno fondamentali per costruire un progetto politico che metta al centro il bene della comunità”.

Borraccino (Pd): “Taranto capitale del Mediterraneo, progetto va avanti”

Anche il Partito Democratico, pur avendo preso le distanze dall’amministrazione Melucci, rivendica i risultati ottenuti e rilancia la sfida per il futuro. Cosimo Borraccino, consigliere del presidente della Regione Puglia per il coordinamento del Piano Taranto, sottolinea: “Il nostro obiettivo rimane lo stesso: fare di Taranto una delle capitali culturali ed economiche del Mediterraneo. Il progetto c’era e c’è ancora, ma gli interpreti non sono stati all’altezza. L’ex sindaco Melucci non ha saputo cogliere le opportunità che la Regione Puglia, con il presidente Emiliano, aveva costruito con grande impegno. Penso agli 800 milioni di euro del Just Transition Fund, ai Giochi del Mediterraneo, al nuovo ospedale, alla facoltà di Medicina. Tutto questo non deve andare perso”. Borraccino assicura che il centrosinistra continuerà a lavorare su questi temi: “Non possiamo permettere che la crisi politica fermi il percorso di crescita della città. Con il presidente Emiliano e con tutte le forze progressiste continueremo a portare avanti questo progetto, con l’obiettivo di garantire a Taranto un futuro solido e sostenibile”.

Di Cuia (Forza Italia): “Amministrazione paralizzata, ora si apre il futuro”

Sul fronte del centrodestra, anche Massimiliano Di Cuia, consigliere regionale e comunale di Forza Italia, accoglie la caduta dell’amministrazione come un passaggio necessario per rilanciare la città: “Oggi è un giorno importante per Taranto. Dopo una lunga agonia politica, è caduta l’amministrazione Melucci, che da mesi non era più in grado di governare. Un immobilismo che ha impedito alla Giunta comunale di avviare qualsiasi iniziativa utile per la comunità e che ha costretto noi consiglieri di opposizione a prendere una decisione drastica, ma inevitabile. L’amministrazione era ormai prigioniera di giochi di potere e di un mercimonio politico insostenibile”. Di Cuia guarda ora al futuro: “Abbiamo compiuto un atto di coraggio, mettendo il bene della città davanti agli interessi personali. Adesso Taranto può davvero aprire una nuova pagina. La nostra coalizione è matura e consapevole delle sfide che ci attendono. Siamo pronti ad assumerci la responsabilità di governare e di dare alla città la stabilità che merita”.

Di Gregorio (PD): “Scelta dolorosa, ma necessaria”

Anche il Partito Democratico, pur avendo sostenuto Melucci in passato, ha ritenuto necessario porre fine alla sua amministrazione. Vincenzo Di Gregorio, consigliere regionale e presidente della II Commissione consiliare della Regione Puglia, afferma: “Sciogliere il Consiglio comunale è stata una scelta dolorosa, ma necessaria. Avevamo il dovere di liberare la città da un’amministrazione che non era più in grado di affrontare i problemi della gente, né di gestire l’ordinario, né tantomeno di programmare la riconversione economica, sociale e culturale di cui Taranto ha bisogno”. Di Gregorio sottolinea l’urgenza di riprendere un percorso politico solido: “Abbiamo compiuto la scelta giusta per restituire agibilità amministrativa al Comune, che era bloccato da lotte interne e trasformismi. Ora il centrosinistra è pronto a ripartire con un progetto chiaro e con l’obiettivo di portare Taranto a giocare un ruolo strategico nel Mediterraneo”.

PSI: “Scelta coraggiosa, Taranto verso una nuova amministrazione”

Taranto si avvia verso un cambiamento politico significativo grazie al coraggio di alcuni consiglieri comunali che, al di là delle appartenenze partitiche, hanno compiuto una scelta sofferta ma necessaria: restituire ai cittadini la possibilità di una nuova amministrazione più vicina e solidale alle esigenze del territorio. Un plauso particolare arriva da Salvatore Mattia, segretario regionale di Socialismo XXI, che già dall’ottobre 2023 aveva chiesto al PSI di uscire dalla maggioranza. Tuttavia, mentre lui e altri due consiglieri del PSI in Consiglio Comunale prendevano questa posizione, la segreteria regionale e nazionale del partito, insieme a quattro membri della segreteria provinciale, decidevano di restare nell’alleanza di governo. Per segnare una netta discontinuità con questa scelta, il 18 marzo Mattia e la maggioranza dei dissidenti hanno ufficialmente lasciato il PSI, ribadendo le loro ragioni politiche condivise con Luigi D’Oronzo, Irene Cavallo e altri esponenti del territorio. Ora, Socialismo XXI – attraverso il segretario regionale Salvatore Mattia e il segretario cittadino Remo Marini – lancia un appello affinché la politica crei le basi per un nuovo percorso, capace di correggere gli errori del passato e di garantire un’amministrazione più attenta ai diritti dei lavoratori e alla difesa dei servizi pubblici essenziali, come gli asili nido comunali. “Abbiamo tutti un obbligo morale verso i cittadini e gli elettori”, affermano i dirigenti di Socialismo XXI, assicurando il massimo impegno per il futuro della città. A firmare la dichiarazione, oltre a Mattia e Marini, anche Marco Calabretta, vice segretario regionale e addetto stampa del movimento.

M5S: “Epilogo inevitabile”

Lo scioglimento del Consiglio Comunale di Taranto era, per il Movimento 5 Stelle, un finale prevedibile di una vicenda amministrativa segnata dal trasformismo politico. In una nota, il gruppo M5S di Taranto esprime il proprio rammarico per una gestione che, a loro dire, ha sacrificato principi fondamentali come etica, dignità e rispetto per i cittadini. “La permanenza nel Movimento non è semplice – sottolineano – perché significa rinunciare a poltrone e privilegi in nome della coerenza e dell’onestà, valori sempre più rari in politica”. Secondo il M5S, l’amministrazione guidata dal sindaco Melucci non aveva basi solide per garantire un futuro alla città. Ora, con il Consiglio sciolto, il Movimento auspica un totale rinnovamento della classe dirigente per ridare a Taranto una prospettiva di sviluppo concreto.

Filippetti e Tursi (PD): “Atto di responsabilità per la città”

Con le dimissioni dei consiglieri comunali, il Partito Democratico di Taranto compie un gesto che definisce di responsabilità nei confronti della comunità. Già un anno fa, il PD aveva lasciato la maggioranza nel tentativo di contrastare trasformismo e cattiva gestione della cosa pubblica. “Abbiamo insistito – dichiarano i consiglieri Filippetti e Tursi – perché negli ultimi mesi abbiamo assistito a scelte dannose per la città, che abbiamo contestato nelle piazze e in Consiglio comunale, a partire dalla battaglia contro la privatizzazione degli asili nido”. Secondo il PD, la gestione inefficace del Comune ha portato al commissariamento sui Giochi del Mediterraneo, frutto di un’inerzia amministrativa insostenibile. “Taranto merita una classe dirigente all’altezza, capace di attrarre investimenti e crescita economica, senza cedere al mercimonio delle poltrone”. I democratici annunciano di essere già al lavoro per un nuovo progetto politico aperto a tutte le forze sane della città. “Così come abbiamo portato il nuovo ospedale, l’università di medicina, il Medimex e il piano strategico, porteremo a compimento anche i Giochi del Mediterraneo, iniziativa nata dalla sinergia tra governo regionale e nazionale a guida PD”. Il messaggio si conclude con un impegno chiaro: “Noi ci siamo e siamo a disposizione della città”.

Lacarra, Stefanazzi e Pagano (PD): “La città ha un futuro, il rilancio deve continuare”

“Siamo vicini alla comunità di Taranto e ai suoi cittadini. La fine dell’esperienza amministrativa apre una fase complessa, ma la strada del rilancio è già tracciata”. Così i deputati pugliesi del Partito Democratico, Ubaldo Pagano, Claudio Stefanazzi e Marco Lacarra, commentano la crisi politica che ha investito l’amministrazione tarantina. I parlamentari dem rivendicano i risultati raggiunti negli ultimi anni, tra cui la realizzazione del nuovo ospedale, la sfida dei Giochi del Mediterraneo, il successo del Medimex e il rilancio del turismo, fino all’approvazione del piano strategico per lo sviluppo del territorio. “Sono tasselli fondamentali di un progetto che continuerà a offrire opportunità ai tarantini, alimentando speranza e ottimismo”. Tuttavia, i deputati non nascondono le difficoltà: “Dobbiamo constatare che, sebbene questi obiettivi siano essenziali per la città, chi avrebbe dovuto portarli avanti non si è dimostrato all’altezza o è venuto a mancare”. Nonostante il fallimento dell’amministrazione, il PD assicura che la coalizione pugliese, con il sostegno del presidente Emiliano, resterà al fianco di Taranto. “Il percorso di crescita non si fermerà qui. Con la stessa determinazione, continueremo a lavorare affinché Taranto torni a occupare il ruolo che merita in Puglia, in Italia e nel Mediterraneo”.

Festinante (Svolta Liberale): “La strada era tracciata ormai”

Dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale di Taranto, avvenuto oggi con le dimissioni di 17 consiglieri, il consigliere comunale Cosimo Festinante ha commentato l’evento definendolo un passaggio inevitabile. “Era una strada ormai tracciata – ha dichiarato – dal sentimento comune di una città che non si è mai riconosciuta in questa amministrazione di centro-sinistra guidata da Melucci”. Festinante ha respinto l’idea che il centro-destra abbia agito per una mera prova di forza: “Abbiamo sempre combattuto politicamente il Sindaco in Consiglio e dimostrato con i fatti la bontà del nostro lavoro”. Guardando al futuro, il consigliere ha ribadito l’impegno della sua parte politica: “Quando arriveremo a governare, il lavoro di questi anni sarà la base per far finalmente crescere Taranto e farla diventare la capitale del Mediterraneo”.

About Author

centered image