Si valuta un disegno di legge che apre l’arruolamento a chi convive con diabete o intolleranze
È stato depositato in Senato un disegno di legge che punta a rimuovere gli ostacoli normativi che, ad oggi, impediscono l’accesso alle Forze armate e ai Corpi di Polizia per persone affette da diabete o da intolleranze alimentari.
Il provvedimento, firmato dal senatore Mario Turco, propone di sostituire il criterio dell’esclusione automatica con una valutazione più attenta, caso per caso, incentrata sul reale stato di salute e sulla capacità di gestire in modo autonomo e sicuro la propria condizione clinica.
L’iniziativa legislativa nasce da un’istanza presentata da Maria Colaninno, presidente dell’Associazione Diabete 123 Taranto aps_Ets, affiliata alla rete nazionale Diabete Italia tramite la Federazione Regionale Pugliese Feder Diabetici Puglia aps. Obiettivo della proposta è aggiornare una normativa considerata superata, che non tiene conto dei significativi progressi raggiunti in ambito medico e tecnologico nella gestione delle patologie metaboliche.
Il senatore Turco ha sottolineato l’urgenza di colmare un vuoto normativo che penalizza cittadini pienamente operativi e in grado di affrontare anche compiti ad alta complessità. “Garantire a tutti, indipendentemente da una diagnosi cronica, il diritto di accedere ai concorsi pubblici per indossare una divisa significa dare attuazione concreta ai principi di equità e modernità” ha dichiarato il parlamentare.
Profonda la gratitudine espressa da Maria Colaninno, che ha voluto ringraziare non solo il senatore Turco, ma anche coloro che decideranno di sostenere il disegno di legge. “Non si tratta di una battaglia politica – ha affermato – ma di un impegno civile che riguarda i diritti di migliaia di persone. Ci auguriamo un ampio sostegno trasversale, perché l’Italia possa continuare ad essere un Paese guida nel campo dell’inclusione”.
Il testo ora passerà all’esame delle commissioni parlamentari competenti. Se approvato, rappresenterà un passo concreto verso una maggiore inclusione delle persone con patologie croniche nei contesti professionali ad alta responsabilità.
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