Fabio Chiarelli, consigliere comunale dell’UDc: “Scelte retrograde e anti-ecologiche, così si uccide il verde urbano”
In Zona Pergolo, a Martina Franca, la cementificazione delle aiuole ha scatenato una dura reazione da parte dell’opposizione consiliare. A sollevare il caso è stato Fabio Chiarelli, consigliere comunale dell’UDC, che ha accusato apertamente l’Amministrazione Palmisano di promuovere interventi contrari ai principi della sostenibilità urbana.
“A Martina Franca si parla tanto di transizione ecologica, ma poi si soffocano gli alberi con interventi che riducono lo spazio vitale delle radici. È una scelta inspiegabile e retrograda”, ha dichiarato Chiarelli in un post social, rilanciato poi anche in sede istituzionale.
Secondo il consigliere, l’intervento di sistemazione urbana in Zona Pergolo ha trasformato le aiuole in semplici cornici di cemento, limitando la traspirazione del terreno e compromettendo la salute delle piante. “Alberi costretti in buche minuscole, in contrasto con le buone pratiche adottate dalle città più avanzate, dove si adottano soluzioni drenanti e spazi ampliati proprio per il benessere del verde urbano”, ha ribadito.
Il caso non si limita a un singolo quartiere. Chiarelli ha infatti segnalato anche criticità emerse nei lavori presso il Palazzetto dello Sport, dove “alcuni tronchi sono stati danneggiati per far combaciare i cordoli, con risultati che ricordano la pianificazione urbanistica degli anni Settanta. Altro che decoro urbano”.

La polemica lanciata dal consigliere dell’UDC va ben oltre la singola opera pubblica, trasformandosi in una critica complessiva alla visione ambientale dell’attuale giunta. “Le aiuole non sono elementi decorativi, ma ecosistemi urbani da preservare. Cementificarle è una regressione, non manutenzione. È l’esatto opposto di ciò che serve in una città che vuole essere sostenibile e resiliente al cambiamento climatico”, ha aggiunto.
Il caso ha suscitato reazioni anche da parte di residenti e attivisti ambientali, che chiedono maggiore attenzione nella progettazione degli spazi pubblici. Chiarelli ha annunciato che porterà la questione all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale, chiedendo una revisione del progetto e una relazione tecnica sulle conseguenze ambientali degli interventi effettuati.
“Non è più accettabile che, nel 2025, si operi con una logica estetica che ignora le esigenze ambientali. Il verde urbano è una risorsa da tutelare, non un ostacolo da livellare”, ha concluso.
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