Fondi coesione, Donno: “Gestione opaca, favoriti territori ‘amici’”
Il deputato M5S chiede trasparenza sul ruolo dell’ex ministro Fitto e le risorse assegnate ai comuni pugliesi: “Si rischia uno scandalo istituzionale, Governo chiarisca”

“Sulla gestione dei Fondi di sviluppo e coesione da parte del Governo e dell’ex ministro Fitto emergono gravi dubbi. Risorse pubbliche sarebbero state distribuite privilegiando territori politicamente vicini, attraverso una trattativa diretta con alcune municipalità, senza alcun confronto pubblico”. A denunciarlo è il deputato del Movimento 5 Stelle Leonardo Donno, che ha chiesto in Aula un’informativa urgente al ministro Foti per fare chiarezza su quella che definisce una “gestione opaca”.
Secondo Donno, la selezione dei progetti finanziati attraverso gli Accordi di coesione avrebbe seguito logiche di appartenenza politica, come testimoniato anche da un recente servizio televisivo andato in onda su La7 a firma del giornalista Danilo Lupo. Nel reportage vengono evidenziati diversi casi emblematici, tra cui quello del Comune di Maglie, città d’origine dell’ex ministro Raffaele Fitto, destinataria di ingenti finanziamenti nonostante stime di spesa giudicate approssimative.
Nel servizio si fa anche riferimento a un’indagine della Procura di Lecce, da cui emergerebbe che il sindaco di Maglie – oggi agli arresti domiciliari insieme al vicesindaco, entrambi esponenti del centrodestra e vicini a Fitto – avrebbe ricevuto da un’azienda vincitrice di un appalto il pagamento per la ristrutturazione della propria abitazione e per l’arredo floreale del proprio matrimonio. A reggere temporaneamente il Comune è oggi l’assessore più anziano, zio dell’ex ministro.
“Lo scorso dicembre – ricorda Donno – ho presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere conto dei criteri con cui sono stati assegnati questi fondi, ma dopo sette mesi non è arrivata alcuna risposta. Oggi ho rinnovato la richiesta di trasparenza al Governo, perché è necessario scongiurare qualsiasi forma di opacità politica e istituzionale, salvaguardando il vero obiettivo dei Fondi di coesione: ridurre i divari territoriali e socio-economici del Paese.”