Bitetti: ‘I fatti raccontano di una Taranto ormai proiettata a livello internazionale’

CRONACA
Iv.
13.01.2020 14:05

Piero Bitetti, consigliere comunale e provinciale

Prima l’assegnazione dei Giochi del Mediterraneo del 2026, ora la candidatura a capitale italiana della Cultura per il 2021: una certezza la prima, una speranza la seconda. Facendo tesoro dell’esperienza, la comunità tarantina tutta è chiamata a fare un salto di qualità:  è auspicabile che istituzioni locali, mondo della cultura e dell’associazionismo, d’intesa con i soggetti di rappresentanza del mondo economico e sociale, possano condividere iniziative e progetti per utilizzare al meglio, per esempio, le risorse finanziarie disponibili. Spesso ci si lamenta della mancanza di fondi a disposizione ma, a ben vedere, alcuni dei limiti allo sviluppo della nostra terra sono da ricondurre essenzialmente a due criticità: da un lato l'incapacità di definire con precisione gli obiettivi da raggiungere e, dall'altro, le difficoltà degli apparati amministrativi, quasi sempre sotto organico, di supportare adeguatamente le scelte politiche. Tutto questo dovrebbe far parte del nostro passato.  Il Comune di Taranto, infatti, sta svolgendo un ruolo importante per voltare definitivamente pagina. Si spiegano così le risorse stanziate e da stanziare per la riqualificazione urbana a partire dalle periferie, la cultura, la Città vecchia, il sostegno al sistema universitario e, appunto, i programmi di potenziamento della macchina amministrativa con nuove e qualificate assunzioni.  Queste scelte politiche, chiare e che riscontrano l’apprezzamento dei cittadini, sono l’emblema di una nuova cultura istituzionale che si sta facendo largo nella nostra città. Una cultura istituzionale che privilegia il confronto, che esalta le competenze e i talenti, capace di interloquire con i diversi e superiori livelli istituzionali, che si misura con l'ambizione di far diventare Taranto una città colta, solidale, europea. Stiamo insomma sperimentando un nuovo modo di fare politica che guarda sì al contingente ma che esprime soprattutto una visione di futuro da condividere con gli stakeholder e i tarantini. Significativo, in tal senso, il protagonismo del sindaco Rinaldo Melucci. Nel contempo, dovremmo tutti essere impegnati a tenere a debita distanza disfattismo e vittimismo, cioè due patologie croniche che tanto male hanno fatto a Taranto e alla provincia ionica.

Piero Bitetti (Consigliere comunale e provinciale)

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