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Stefano Frontini

Taranto a un bivio, Frontini: “Senza scelte coraggiose sarà declino”


“Taranto è a un bivio: da una parte il rischio di un declino irreversibile, dall’altra la possibilità di una rinascita. Ma servono scelte coraggiose e una visione chiara”. È l’allarme lanciato da Stefano Frontini, segretario organizzativo della UIL Puglia, che denuncia una situazione economica e sociale sempre più critica per il capoluogo ionico.

La crisi amministrativa, culminata con la caduta del consiglio comunale, arriva in un momento drammatico: industria in crisi, lavoro precario e infrastrutture ferme. Il tasso di occupazione è il più basso della Puglia, con oltre 3,5 milioni di ore di cassa integrazione nel 2024. “Taranto è in agonia – accusa Frontini –. Senza una guida forte e interventi concreti, rischiamo il tracollo definitivo”.

La UIL chiede un cambio di rotta immediato: investimenti mirati, confronto tra amministrazione e parti sociali, rilancio dell’economia locale e delle infrastrutture. Sul tavolo ci sono risorse come il Just Transition Fund per la riconversione industriale e i Giochi del Mediterraneo 2026, ma senza una strategia efficace si rischia di sprecare opportunità decisive.

A pagare il prezzo più alto di questa paralisi sono anche settori storici come la mitilicoltura, in ginocchio per mancanza di misure di sostegno. “Se non si interviene subito, perderemo per sempre una tradizione secolare”, avverte Frontini.

Infine, il nodo infrastrutture: trasporti pubblici carenti, collegamenti inadeguati e l’aeroporto di Grottaglie, che potrebbe essere una risorsa per il turismo e l’economia, ma resta inutilizzato.

“La città merita di più”, conclude Frontini. “Taranto non può essere ostaggio di una politica incapace di decidere. Servono visione e concretezza. Il futuro si costruisce adesso”.

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