Taranto, un buon avvio non basta: manca il guizzo!

(Di Angelo Leone) Nella domenica in cui la capolista Bisceglie subisce il suo primo ko, il Brindisi resta l'unica squadra imbattuta del girone dopo il pareggio conquistato con il Taranto.
Un pari dominato da un pressing asfissiante che ha annullato entrambe le squadre oltre all'atteggiamento totalmente difensivo del Brindisi. Il Taranto si è espresso bene nei primi venticinque minuti, creando quattro palle gol trascinato da un Loiodice recuperato in extremis e applauditissimo nelle sue giocate d'alta scuola. Purtroppo, l'assenza di Aguilera ha privato i rossoblù di un riferimento fondamentale al centro dell'area dove Losavio si è sacrificato nel ruolo di prima punta bloccato dall'ex Lanzolla.
Panarelli ha confermatp la scelta del portiere over, Fallani (mai impegnato nei 90 minuti) e l'impiego come under di Labianca e Corallini, con il primo a fare la spola con grande grinta e buona tecnica sulla fascia destra e con l'ex Grosseto sulla fascia opposta, apparso ancora un po' incerto. La difesa è schierata a tre, con Delvino, Konate e Di Rosa apparsi molto attenti su tutti i palloni anche grazie al filtro di centrocampo, stavolta efficace con la scelta di Marino, mediano più 'cattivo' rispetto al più tecnico Vukoja, partito dalla panchina.
Il modulo è il 3 4 3, ancora non del tutto assimilato dopo pochi giorni trascorsi dal cambio di tecnico. La squadra vista con un Brindisi che ha concesso poco (appena sette gol subiti in 18 giornate), è apparsa più coperta alle spalle, ma meno arrembante sulle fasce, con Corallini e Hadziosmanovic più attenti alla fase di non possesso che non di ripartenza. Loiodice si sta già rivelando un valore aggiunto con i suoi spettacolari spunti tecnici, ma va integrato nel collettivo per rendere la squadra più imprevedibile. I compagni devono cercarlo di più scambiando nello stretto, piuttosto che lanciarlo lungo.
Un aspetto positivo emerso domenica scorsa è l'aver capito che senza Aguilera davanti occorre andare al tiro dalla distanza, situazione provata più volte e con buoni risultati.
Ciò che ancora difetta a questo Taranto è la continuità di ritmo e cattiveria che nei secondi tempi è ancora discontinua. Ciò che invece cresce è la tenuta atletica che vede i ragazzi di Panarelli combattere nei minuti finali col coltello tra i denti senza mostrare stanchezza.
Ora si tratta di distribuire le forze in maniera equa nell'arco dei novanta minuti . In questo senso il ritorno a Taranto del preparatore atletico Redavid è una garanzia per vedere la squadra rossoblù al massimo regime per un girone di ritorno da protagonista.