“Dall’economia green al green washing il passo è breve”. Con queste parole Europa Verde-Verdi/AVS ha criticato duramente gli undici progetti attualmente all’esame del Ministero dell’Ambiente, presentati tramite il portale “Valutazione e autorizzazioni ambientali”. Tra questi, figurano quattro impianti fotovoltaici, cinque eolici e due richieste di ricerca di idrocarburi nello Ionio, una delle quali prevede l’utilizzo dei controversi airgun.

A sollevare le maggiori preoccupazioni, secondo i portavoce del movimento ecologista, è l’impatto dei progetti su aree agricole sensibili, in particolare nei territori delle terre del Primitivo, dove si ipotizza l’espianto di vigneti per far posto agli impianti. Una prospettiva che, secondo Gregorio Mariggiò, Rosa D’Amato e Anna Mariggiò, rappresenta una grave minaccia per l’intero comparto vitivinicolo locale.

“Non si può parlare di sostenibilità se i progetti compromettono un’economia storica e consolidata – denunciano -. Siamo da sempre favorevoli alle rinnovabili, ma solo se progettate con rispetto per il territorio e con reale spirito ecologista”.

I Verdi chiedono che gli impianti siano collocati in aree incolte o marginali, incentivando la produzione diffusa di energia attraverso installazioni sui tetti delle abitazioni e coinvolgendo famiglie e cittadini. Al centro delle critiche anche la mancanza di trasparenza e coinvolgimento da parte delle istituzioni locali: “Perché gli amministratori non convocano incontri con agricoltori, cittadini e portatori d’interesse prima di esprimere i pareri ufficiali?”

La questione solleva dubbi anche sull’effettiva destinazione dell’energia prodotta: “Sarà davvero immessa nella rete nazionale del GSE o finirà altrove?”.

Europa Verde ha annunciato che continuerà a sostenere i viticoltori che si oppongono ai progetti e a opporsi in tutte le sedi istituzionali ai progetti giudicati dannosi, inclusi quelli per la ricerca di idrocarburi nel mare Ionio.

In conclusione, il movimento sollecita l’amministrazione comunale di Manduria, che secondo indiscrezioni avrebbe espresso parere negativo, a istituire gruppi di lavoro permanenti con agricoltori, cittadini, giuristi e altri attori locali per valutare sia i progetti attualmente in esame, sia quelli futuri.