Piero Bitetti (foto Massimo Todaro)
Piero Bitetti (foto Massimo Todaro)

“Ho già avuto modo di apprezzare l’atteggiamento costruttivo degli ingegneri tarantini. Si tratta di un protagonismo che fa bene alla città”, ha dichiarato Piero Bitetti sottolineando l’importanza del contributo offerto dai professionisti locali. “L’amministrazione pubblica ha assoluto bisogno delle idee di chi, con le proprie competenze, progetta, crea ricchezza e nuove opportunità di sviluppo”, ha aggiunto.

Bitetti ha poi confermato che il dialogo con le categorie professionali sarà sistematico e costante, come previsto dal programma amministrativo: “Il confronto non sarà sporadico. Non a caso, nel nostro programma abbiamo indicato chiaramente che la concertazione sarà la stella polare che ci guiderà per affrontare questa complessa fase della storia di Taranto”.

Entrando nel merito delle criticità che attraversano la città, Bitetti ha riconosciuto l’esistenza di una crisi sistemica che coinvolge numerosi settori: “Dall’apparato industriale, che fatica a rispondere alle sfide ambientali e sanitarie, alla debolezza del sistema territoriale, sono molte le questioni che richiedono scelte determinanti per il futuro della nostra comunità”. Per questo, ha sottolineato la necessità di una visione globale e integrata, fondata sull’interdipendenza tra fenomeni sociali, ambientali, economici e culturali: “Taranto rappresenta un caso paradigmatico da affrontare con analisi rigorose e complete”.

Nel suo intervento, Bitetti ha ribadito il valore del dialogo aperto e responsabile: “È fondamentale ascoltare tutti gli attori qualificati, condividere le decisioni e assumersi le responsabilità delle scelte compiute. Si chiama accountability: rispondere delle proprie azioni e dei risultati ottenuti. Questo è ciò che faremo, alla luce del sole”.

In conclusione, Bitetti ha richiamato anche i valori su cui intende fondare la sua azione amministrativa: “Con il contributo di tutti, faremo di Taranto una città più solidale, accogliente, inclusiva e sicura”. E ha concluso: “Accolgo con favore la disponibilità dell’Ordine degli ingegneri, con cui sono certo torneremo presto a confrontarci”.