Ecco chi ha cambiato il volto del Taranto

Il nuovo Taranto targato Danucci conquista la terza vittoria consecutiva sul giovane Massafra, mostrando una quadratura tattica ora quasi perfetta, grazie ai nuovi ingressi in mediana e in avanti.
Un Taranto che ha scoperto quattro protagonisti capaci di mettere in pratica le idee di gioco di mister Danucci, ovvero Vukoja, Marino, Aguilera e Losavio. Finora oggetto misterioso, accusato di lentezza e di inconcludenza sotto rete, Vukoja, spostato venti metri dietro, è diventato il metronomo del centrocampo, facendo passare inosservata l'assenza per infortunio di Di Paolantonio. Oltre a ricucire con tocchi deliziosi il gioco in mediana ed effettuare passaggi filtranti, Vukoja recupera con accanimento i palloni sporchi dandogli vita nelle ripartenze.
Sarebbe bello riuscire a schierare il bosniaco accanto a Di Paolantonio, poiché i due hanno caratteristiche simili e c'è il rischio che si pestino i piedi . Discorso a parte per il secondo protagonista del nuovo Taranto ovvero Marino. Inizialmente riserva e calciatore sottovalutato, si è imposto per corsa fluida, grinta, caparbietà e capacità di andare al tiro. Marino è il jolly sempre pronto che non delude mai a prescindere di chi sostituisce di partita in partita.
E ora parliamo di questi gemelli del gol che stanno già diventando due beniamini della tifoseria, ovvero Aguilera e Losavio. Due punte con caratteristiche diverse ma complementari. Entrambi puntano la porta ma al contempo si cercano scambiandosi di posizione e, quando occorre, mettono quel giusto egoismo con azioni individuali .Come rimpiangiamo che non siano giunti prima a Taranto; degli undici gol segnati nelle ultime tre partite giocate, sette sono di Aguilera e Losavio, con tre pali colpiti. Una differenza notevole rispetto ai cinque siglati tra Imoh e Souare nelle prime otto giornate. Come già detto più volte, la squadra sembra, una volta messi a punto i nuovi meccanismi di gioco, capace di realizzare diverse goleade.