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foto Todaro/AntennaSud

Guida sotto effetto droghe: “Punibile solo se sostanze ancora attive”

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Nuovo Codice della strada, i Ministeri dell’interno e della salute chiariscono con una circolare


Con l’entrata in vigore del nuovo Codice della strada, i Ministeri dell’Interno e della Salute hanno inviato una circolare esplicativa a prefetti e questori per chiarire i criteri di punibilità in caso di guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope.

Il documento sottolinea che la nuova formulazione normativa prevede sanzioni non più legate esclusivamente a uno stato di alterazione psicofisica, ma alla dimostrata assunzione di droga in un arco temporale prossimo alla guida, tale da far presumere la persistenza degli effetti attivi della sostanza durante la condotta del veicolo.

La condizione essenziale per l’applicazione delle sanzioni è la correlazione temporale tra assunzione e guida, che si concretizza quando la sostanza è ancora in grado di influire negativamente sull’abilità del conducente. Tale correlazione, evidenzia la circolare, deve essere accertata mediante analisi su campioni di sangue o fluido orale (saliva), uniche matrici biologiche in grado di rilevare la presenza di molecole o metaboliti attivi.

La circolare precisa inoltre che l’eventuale riscontro di sostanze o loro metaboliti nelle urine, pur utile a fini amministrativi, non è sufficiente per dimostrare uno stato di alterazione in atto, in quanto può indicare solo un consumo avvenuto in passato e non la presenza attiva della sostanza al momento della guida.

La nuova impostazione mira a garantire una maggiore oggettività negli accertamenti, rafforzando l’efficacia della norma e tutelando al contempo i diritti dei conducenti in relazione a casi di uso pregresso non più influente sul comportamento alla guida.

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