Taranto, vicepresidente Sapia: "Non ci poniamo limiti"
Fututo? "Le prospettive sono rosee, Giove ha tanta voglia di andare avanti".
(Di Anthony Carrano). Dopo un lungo campionato pieno di gioie, ma anche di momenti poco idilliaci, il Taranto tornerà a giocare i playoff a distanza di dodici anni. Intervistato dal Quotidiano di Puglia, Vincenzo Sapia, vicepresidente del club rossoblu, ripercorre l’intera stagione.
ANNATA STRAORDINARIA. “Campionato di sicuro oltre le aspettative - sottolinea -. Le prime dichiarazioni di Giove e Capuano avevano come obiettivo innanzitutto la salvezza per poi guardare al traguardo dei playoff. Ci siamo arrivati in uno stato psico-fisico ottimo e l’appetito viene sempre mangiando. Affronteremo questi playoff con entusiasmo, è un mini campionato con tanti scontri diretti. Andare avanti sarà difficile, ma da parte nostra c’è voglia di fare bene”.
SENSO DI APPARTENENZA. “Un dato importante è stata la crescita nel tempo, abbiamo vissuto un ritorno al senso di appartenenza ai colori rossoblù. Questa società ha rilevato il club sette anni fa partendo con un programma a medio termine. Ci abbiamo messo tre anni per tornare tra i professionisti, poi abbiamo superato il periodo del Covid, che ha influito sulla vita delle società di calcio in tutta Italia. Quest’anno abbiamo raccolto maggiore entusiasmo grazie all’impegno del presidente Giove e di Ezio Capuano, uno dei massimi conoscitori di questa categoria. I risultati dimostrano che le sue scelte sono state oculate”.
CAPUANO. “Devo dire che è un professionista di spiccate qualità tecniche ed è un eccellente team leader. Ha enormi capacità nel saper trasmettere entusiasmo nello spogliatoio e tramutarlo in campo. Il consenso che c’è oggi da parte dei tifosi è merito anche del tecnico, il quale contagiare tutti con la sua voglia di calcio”.
PENALIZZAZIONE: “Recuperare dei punti, che a nostro parere ci spettano, cambierebbe il posizionamento e ci permetterebbe di passare direttamente alle fasi nazionali. Se abbiamo perseguito la strada del ricorso è perché siamo convinti di avere ragione. Sicuramente c’è stata un’irregolarità tardando il pagamento, ma c’è una disparità rispetto a situazioni similari senza volere scendere nei dettagli”.
FUTURO DELLA SOCIETÀ. “Le prospettive sono rosee: da parte del presidente Giove c’è tanta volontà, con sacrifici, di andare avanti. Non scordiamo che camminiamo da soli. Lo scorso campionato abbiamo sfiorato i playoff, quest’anno ci arriviamo da grandi protagonisti, sul campo come secondi. Stagione dopo stagione abbiamo sempre migliorato”l
SACRIFICI SENZA AIUTI: “È un dato di fatto: Giove è il patron del Taranto da sette anni e tutto quello che è stato fatto, nel bene e nel male, porta la sua firma. Mi sento di dire che ha operato bene: è un imprenditore di lungo corso, ha una mentalità molto aperta, ma una eventuale soluzione (cessione del club, ndr) deve portare benefici al Taranto e una progettualità futura positiva. Non interloquiamo mai con avventurieri, vogliamo il bene del Taranto e della città”.
ANEDDOTO SUL PRESIDENTE GIOVE: “Vi do una chicca: lui non riesce a vedere il match, lo vive troppo ansiosamente. Come entra in campo la squadra, prende la macchina e va via, stacca il telefono e lo riattacca al novantesimo. Durante un campionato di Serie D andammo a Bitonto, dopo tre minuti di gioco si alzò e se ne andò senza dirci nulla. Era sparito e non sapevamo che fine avesse fatto. Al termine della partita ci arrivò una telefonata: aveva deciso di passeggiare per le strade di Bitonto per stemperare la tensione, lo recuperammo in un bar”.
MESSAGGIO AI TIFOSI: “Questa società non può che ringraziare i tifosi che riempiono la Curva Nord e gli altri settori. Il senso di appartenenza e la loro presenza sono stati la linfa vitale. Senza di loro potremmo non esserci. Una tifoseria di alti livelli, spesso i nostri calciatori che vengono da fuori restano meravigliati. La benzina sono loro, perciò non ci poniamo limiti”.