Manna e Luccarelli chiedono indagini: “Cokerie in condizioni critiche, cittadini a rischio”
È stato depositato un esposto penale presso il commissariato Borgo della Polizia di Stato da parte dell’attivista Luciano Manna, fondatore del sito Veraleaks, e da Carla Luccarelli, madre di Giorgio Di Ponzio, il ragazzo tarantino deceduto nel 2019 a 15 anni per un sarcoma ai tessuti molli. I genitori del giovane hanno sempre associato la malattia alle emissioni dello stabilimento siderurgico di Taranto.
Nel documento, Manna e Luccarelli chiedono alla Procura della Repubblica di Taranto di aprire un’indagine sul ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e su tutti i responsabili della gestione dell’ex Ilva, ritenuti colpevoli di una condotta scellerata degli impianti che, secondo quanto affermano, avrebbe messo in pericolo la vita dei lavoratori e dei cittadini.
Il riferimento è all’incendio verificatosi il 7 maggio scorso presso l’altoforno 1, attualmente sottoposto a sequestro probatorio, per il quale è stato allegato anche un video inedito alla denuncia. “Nel filmato si vede chiaramente l’inferno che si è scatenato sull’AFO1 e la totale impreparazione degli interventi di emergenza. Sembrava di assistere a qualcuno che spegne un barbecue, non un impianto industriale in fiamme” – scrivono i due firmatari.
Nell’esposto vengono inoltre riportate evidenze delle condizioni critiche delle cokerie, dove – secondo Manna e Luccarelli – si sarebbero verificati incidenti analoghi a quelli registrati sull’altoforno, aggravando ulteriormente il quadro di sicurezza dell’impianto.
“Alla procura abbiamo fornito ogni elemento utile affinché si accerti l’effettiva responsabilità di chi ha l’obbligo di garantire la sicurezza dell’impianto e la tutela della salute pubblica” – concludono i due attivisti.
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