Taranto rischia di ritrovarsi con un nuovo ospedale, il San Cataldo, ma senza certezze su posti letto e personale sanitario. A denunciarlo sono la CGIL di Taranto e la Funzione Pubblica CGIL, che annunciano un sit-in di protesta venerdì 28 febbraio alle 15.30 davanti all’Ospedale SS. Annunziata.
Alla manifestazione parteciperà anche Michele Vannini, segretario nazionale della FP CGIL per la sanità. “A Taranto non si parla di potenziare il servizio sanitario, ma di garantirne la sopravvivenza, mentre medici e operatori sono allo stremo”, afferma Mimmo Sardelli, segretario generale FP CGIL Taranto.
Secondo la FP CGIL, mancano circa 60 milioni di euro per la sanità locale, con un’offerta di posti letto ancora insufficiente rispetto all’emergenza sanitaria del territorio. “Servirebbero almeno 700 posti letto in più e un numero adeguato di medici, infermieri e OSS”, sottolinea Cristina Fama, segretaria territoriale FP CGIL.
Scetticismo anche sulla proposta della Regione Puglia di una legge speciale per Taranto. “Inseguiamo sempre gli investimenti, ma servirebbe una riforma strutturale che rafforzi la sanità pubblica, invece di favorire quella privata”, denuncia Giovanni D’Arcangelo, segretario generale CGIL Taranto.
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