Teatro: ‘Hollywood-come nasce una leggenda’ al Monticello

Cultura, musica e spettacolo
07.03.2018 16:50

Hollywood, anno 1939. Siamo nell’ufficio del produttore David O. Selznick che sta realizzando la più colossale opera cinematografica di tutti i tempi: Via col vento. Dopo oltre due anni di preparazione e cinque settimane di riprese già avviate, con i costi esorbitanti che lievitano, con gli attori già sul set e con il suocero, George Mayer, patron della MGM, che lo carica di pressioni, Selznick blocca tutto!

Il film non gli piace, non sta venendo bene, la sceneggiatura di Sidney Howard è troppo lunga e il regista, il suo amico fraterno George Cukor, è troppo “fiacco”! Questo è l’antefatto ed è storia.

Come è storia quello che seguirà e che Ben Hutchinson descrive nella sua  travolgente commedia.

Selznick convoca nel suo ufficio Victor Fleming, il regista più famoso dell’epoca, per affidargli la regia al posto di Cukor e Ben Hecht, lo sceneggiatore più abile e veloce, per fargli riscrivere da capo tutta la sceneggiatura.

Ma Hecht, unico in tutti gli Stati Uniti d’America, non ha letto il lunghissimo romanzo di Margareth Mitchell e a malapena conosce i personaggi!

Selnzick, folle e visionario quanto energico e determinato, decide  di  costringere Fleming e Hecht a chiudersi dentro il suo ufficio per 5 giorni e 5 notti per riscrivere tutto e per aiutare Hecht a districarsi con complicatissima trama  lui e Fleming gli mimeranno tutti i personaggi e le situazioni del romanzo.

Questo accadde veramente nella realtà e nella commedia di Hutchinson diventa l’occasione per momenti di comicità assoluta e di follia. Ma nel testo c’è molto di più: sullo sfondo di una situazione surreale (ma reale!) c’è l’antisemitismo di cui Selznick è vittima pur facendo parte della buona società statunitense che però non lo accetterà mai fino in fondo considerandolo comunque e sempre “l’ebreo”, mentre dall’Europa arriva l’eco del nazifascismo.

E allora ci si accorge di quanto i caratteri di Rossella O’ Hara e di Selznick si somiglino e le loro storie si fondano, storie fatte di voglia di riscatto, di ribellione, di feroce determinazione a farcela a tutti i costi in un mondo ostile. Ma c’è anche Hollywood: il sogno americano e la passione per il cinema e la sua potenza nella vita quotidiana di tutti, perché il cinema è un universo parallelo dove chiunque può evadere dalla sua vita, perché il cinema è “l'unica vera macchina del tempo che sia mai stata inventata” e Hollywood ne è la sua incarnazione.

 

Hollywood è una commedia totale, coinvolgente a tutti i livelli che dal suo esordio nel 2004 ha avuto più di 10 milioni di spettatori in tutto il mondo fra  America, Inghilterra, Francia, Australia, Canada, Messico solo per citare alcuni paesi e che per la prima volta è stata messa in scenas anche in Italia. 

Pericolosità Strada Statale 100, dal Cipe 24,5 milioni di euro
Basket C/F: Ad Maiora, una vittoria per centrare l’obiettivo