Granata: Rinaldi, 'Per me è un vantaggio affrontare il Taranto'

TARANTO
Alessio Petralla
13.04.2019 12:54

Retrocessione aspettata per il Granata che domenica sfiderà il Taranto allo “Iacovone”: a Blunote, lo conferma uno dei big del team campano, l’ex Fondi, Giuseppe Rinaldi: “La retrocessione, purtroppo, era una cosa percepita già qualche mese fa vista la gioventù della rosa e il fatto di non esserci rinforzati a dicembre. Comunque nelle ultime settimane siamo stati protagonisti di ottime prestazioni sfiorando il pareggio anche con il Bitonto. Anche se ci alleniamo soltanto tre volte a settimana siamo una squadra vita”.

FORMAZIONE: “Tufano e De Crescenzo sono squalificati. Rientriamo io e Prevete. Anche se il capitano, che è squalificato, è un calciatore importante non abbiamo altri problemi di formazione”.

L’AMBIENTE: “Per via del ko rimediato in quel di Francavilla in Sinni allo “Iacovone” non mi aspetto il pubblico delle grandi occasioni. Ovviamente se il Taranto dovesse perdere o pareggiare farebbe una brutta figura e quindi devono prendere questo match con il piglio giusto”.

IL TARANTO: “A Taranto ho tanti amici e mi dispiace per la loro classifica attuale. Una piazza così non merita la serie D. Ho giocato allo “Iacovone” quando ero in serie C e in quello stadio si vivono emozioni uniche. Pensavo potessero giocarsela fino alla fine ma ultimamente ci sono stati dei ko inaspettati. Complimenti al Picerno. Ora gli ionici devono concentrarsi sui play off che proprio io vinsi battendo il Taranto con la maglia del Fondi”.

LA GARA: “Se andiamo ad analizzare le due squadre non ci dovrebbe essere partita. Sicuramente ce la giocheremo a viso aperto e i nostri giovani si metteranno in mostra. Abbiamo un tecnico molto bravo, qual è Maschio che prepara ottimamente le gare. Non devono sottovalutarci”.

INSIDIE: “Non temo proprio niente anche perché di partite giocate di questo genere ne ho disputate tante. Per me questa volta è un vantaggio visto che affrontando il Taranto conosco gli avversari a differenza di altri match in cui sono sceso in campo senza sapere chi avevo di fronte. D’agostino, Favetta e Marsili sono tutti amici con il quale ho giocato insieme. Panarelli è un tecnico importante la squadra è forte e tra le due ci sono tanti punti di differenza. Mi sarebbe piaciuto giocare in uno stadio pieno”.

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